Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Un gran melodramma, ma con dei limiti.
Si vede lo stile datato 70 anni fa, che poteva andare bene in America: una vicenda di straordinario valore storico, come la rivoluzione messicana, ridotto al servizio del divo (Marlon Brando, che recita effettivamente alla perfezione), e dei sentimenti, per accontentare anche la controparte di pubblico femminile.
Di positivo 'è la denduncia della povertà come rapina da parte di quei pochissimi che hanno i mezzi economici per metterla in atto, anche tramite la corruzione politica. Ma di negativo 'è l'assenza delle responsabilità dell'America, che invece ci furono eccome, lì come quasi ovunque nelle Americhe (e non solo) tra tardo '800 e '900, nel favorire una dittatura militare, fatta apparire come necessaria dalla guerra civile, al fine di mettere al potere persone che poi fossero del tutto servili verso gli interessi della politica americana, cioè delle multinazionali americane.
Notevole comunque la sottolineatura sulla necessità, per chi ha dei valori morali, di non scendere mai a compromessi traendone anche tutte le conseguenze, in nome dell'amore verso se stessi e verso gli altri.
perfetto nel titanismo del rivoluzionario ineccepibile
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