Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Film da non disdegnare.. peccato per il finale che lo fa dirottare in maniera sostanziale verso quelle storie in cui le vicende amorose diventano troppo pompose ed inclini a provocare la lacrimuccia facile... un difetto che peró non ha il potere di offuscare i pregi di questo lavoro che porta la firma di un illustre regista come Comencini.. meriti individuabili nella capacità di aver saputo tratteggiare al meglio le abitudini che caratterizzavano i meridionali di allora e nell'essere riuscito a mettere a nudo una verità che sarebbe emersa in maniera piú prorompente qualche anno piú avanti: l'inquinamento industriale che colpisce l'ambiente e la salute dei lavoratori... e la scarsa propensione da parte dei padroni di adottare delle misure in grado di limitare i danni.. Una denuncia chiara e limpida che cammina di pari passo con le vicende sentimentali che riguardano i due protagonisti.. il massimo accostamento lo si ha nella scena in cui Nullo, per placare la nostalgia della sua amata nei confronti della propria terra d'origine, la conduce in un posto che in passato si distingueva per salubrità e pulizia.. lo sconcerto nel vederlo trasformato sarà evidente.. tutta colpa dei gas nocivi emanati dalle fabbriche... Il film, ripeto, è fatto bene e non è assolutamente banale e, se avesse evitato di scivolare troppo nel sentimentalismo, sarebbe stato ancora più significativo...
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