Carmela (Sandrelli), emigrata in Lombardia con i genitori dalla Sicilia, si innamora di un operaio del Nord (Gemma), suo compagno di lavoro. La fabbrica è alienante e nociva e i due giovani si scoprono troppo diversi per educazione e mentalità: lui è un anarcoide di idee vagamente populiste e barricadere, lei è inibita da una religiosità arcaica e superstiziosa. Il contrasto di caratteri viene esasperato inoltre dalle condizioni ambientali non certo facili e così...
Note
Una storia ambientata nella provincia milanese che, però, non rende giustizia a Comencini, che ha saputo con altri film dimostrare tutto il suo indiscusso valore.
Un film che non riesce del tutto a staccarsi dai molti stereotipi sul contrasto tra due Italie che, con l'industrializzazione del nord a cavallo tra anni '60 e '70, portò ad una migrazione di massa dalle regioni meridionali con non pochi problemi di integrazione tra due mondi ancora troppo distanti tra di loro
1974 Delitto d’amore e Romanzo popolare, due film da rivedere, i migliori di quegli anni indimenticabili, per chi come me li ha vissuti, per non dimenticarli mai più.........fino alla fine.
Comencini ha fatto di meglio. Già quando uscì risultò poco convincente... rivisto oggi dobbiamo dire che è invecchiato anche molto male. La conferma che non tutte le ciambelle escono col buco
I
Delitto d’amore Italia 1974 la trama: Nullo Bronzi e Carmela Santoro sono due operai che si innamorano in fabbrica. Il loro sentimento purtroppo verrà messo alla prova in modo tragico, per le condizioni pericolose per la vita stessa, che porterà ad una fine tragica e profondamente triste per la ragazza. La recensione: In un bellissimo film dello stesso anno di Mario… leggi tutto
In una milano sporca ,degradata si svolge una storia d'amore in un ambiente proletario come sfondo.Peccato che tutti i temi trattati siano svolti in modo superficiale e il tutto non riesca a provocare emozioni profonde,come avrebbe dovuto essere.Brava la Sandrelli (che si spoglia ,ma in modo parziale)e Giuliano Gemma ,un attore che merita una rivalutazione per tutto quello che ha fatto nel… leggi tutto
Delitto d'amore si propone d'essere uno straziante melodrammone (e la cosa spesso gli riesce, va detto), ma in realtà assomiglia più ad un banale fotoromanzetto di quegli anni. Gli anni della lotta operaia e dell'integrazione nord-sud in una Milano nebbiosa e spettrale; gli anni delle rivendicazioni delle classi sociali più basse e delle crisi di identità nella… leggi tutto
Un "Romanzo popolare" in tono minore questo film di Comencini del '74, un pò troppo sentimentale (soprattutto nel finale) e con qualche eccesso di macchiettismo nel descrivere le distanze tra i tanti meridionali, arrivati al nord nel boom dell'industrializzazione, e gli operai del posto. Non che il tentativo del regista non sia sincero, ma sembra fin troppo schematico nel tratteggiare un…
In una plumbea provincia lombarda avvolta dalla nebbia si consuma l'amore proletario tra un anarchico settentrionale (Gemma) ed un'operaia del meridione (Sandrelli).
"Implacabile esattore del sentimento, Comencini si presenta verso il finale a riscuotere la sua parte di lacrime" (Kezich): saranno le invivibili condizioni della fabbrica a sancire la fine dell'amore, fino allo sparo conclusivo…
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Delitto d’amore Italia 1974 la trama: Nullo Bronzi e Carmela Santoro sono due operai che si innamorano in fabbrica. Il loro sentimento purtroppo verrà messo alla prova in modo tragico, per le condizioni pericolose per la vita stessa, che porterà ad una fine tragica e profondamente triste per la ragazza. La recensione: In un bellissimo film dello stesso anno di Mario…
Film da non disdegnare.. peccato per il finale che lo fa dirottare in maniera sostanziale verso quelle storie in cui le vicende amorose diventano troppo pompose ed inclini a provocare la lacrimuccia facile... un difetto che peró non ha il potere di offuscare i pregi di questo lavoro che porta la firma di un illustre regista come Comencini.. meriti individuabili nella capacità di…
New York, 5 settembre 1882. Molti storici fanno riferimento a questa data come la prima vera manifestazione popolare che rivendicasse i diritti dei lavoratori. Solo in seguito, la data scelta per l'annuale ricorrenza…
Nullo (Giuliano Gemma) e Carmela (Stefania Sandrelli) sono due operai che lavorano nella stessa fabbrica. Quando un giorno lui la segue per strada fuori della fabbrica, lei gli rivelerà di amarlo ormai da tempo. Da lì in avanti cominceranno a frequentarsi tra molte incertezze e difficoltà.
Le intenzioni di Luigi Comencini in questo film appaiono chiare:…
Meno riuscito del monicelliano Romanzo popolare con Tognazzi e la Muti, Delitto d'amore è comunque un "film operaio" da non disprezzare. Forse sarebbe servito un attore meno "fusto" di Gemma, che tuttavia cerca lodevolmente di uscire dal suo cliché di giustiziere, metropolitano o delle praterie. La storia sentimentale tormentata tra l'operaio brianzolo e l'operaietta immigrata dalla Sicilia…
Romanzo popolare nel senso più assoluto del termine (nello stesso anno della commedia di Mario Monicelli), è uno dei film meno capiti e meno celebri di Luigi Comencini, il più sensibile e meno inquadrabile tra i maestri della commedia all’italiana. Che, non lo si dimentichi, negli anni cinquanta aveva costruito (assieme a Ettore Margadonna) un altro grande romanzo…
In una milano sporca ,degradata si svolge una storia d'amore in un ambiente proletario come sfondo.Peccato che tutti i temi trattati siano svolti in modo superficiale e il tutto non riesca a provocare emozioni profonde,come avrebbe dovuto essere.Brava la Sandrelli (che si spoglia ,ma in modo parziale)e Giuliano Gemma ,un attore che merita una rivalutazione per tutto quello che ha fatto nel…
Delitto d'amore si propone d'essere uno straziante melodrammone (e la cosa spesso gli riesce, va detto), ma in realtà assomiglia più ad un banale fotoromanzetto di quegli anni. Gli anni della lotta operaia e dell'integrazione nord-sud in una Milano nebbiosa e spettrale; gli anni delle rivendicazioni delle classi sociali più basse e delle crisi di identità nella…
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Andavano di moda le Love Story e Comencini si prese la sua libertà di raccontarne una con tutti i sentimenti possibili, la critica non fu daccordo, il pubblico rimase leggermente perplesso data l'ambientazione ed le finalità sono tutte ecologiche o quasi.
Ugo Pirro con Comencini hanno lanciato questa sfida, che io reputo riuscita ed anche emozionante, e che farebbe piacere che si…
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Commenti (5) vedi tutti
Un film che non riesce del tutto a staccarsi dai molti stereotipi sul contrasto tra due Italie che, con l'industrializzazione del nord a cavallo tra anni '60 e '70, portò ad una migrazione di massa dalle regioni meridionali con non pochi problemi di integrazione tra due mondi ancora troppo distanti tra di loro
leggi la recensione completa di galaverna1974 Delitto d’amore e Romanzo popolare, due film da rivedere, i migliori di quegli anni indimenticabili, per chi come me li ha vissuti, per non dimenticarli mai più.........fino alla fine.
leggi la recensione completa di claudio1959Comencini ha fatto di meglio. Già quando uscì risultò poco convincente... rivisto oggi dobbiamo dire che è invecchiato anche molto male. La conferma che non tutte le ciambelle escono col buco
commento di (spopola) 1726792Uno sfondo sociale proletario,poco sfruttato nel cinema,che merita di essere visto.
leggi la recensione completa di ezioROMANTICO.
commento di rosario