Regia di Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante (II), Domenico Manfredi vedi scheda film
Ai tre protagonisti di Gomorroide, una serie comica che prende in giro la camorra, vengono recapitati altrettanti proiettili. Immediatamente scatta per il terzetto il programma di protezione, ma effettivamente la camorra questa volta non c'entra.
Tipico prodottino striminzito che pesca il meglio di un fenomeno web/tv del momento - i Ditelo voi, terzetto napoletano, e la loro saga gangster-demenziale Gomorroidi - e ne ricava un film a sè stante, qualitativamente più elaborato di uno sketch televisivo ma pur sempre destinato al solo pubblico del trio partenopeo. Certamente qualche trovata carina qua e là c'è, il ritmo non è altissimo, ma è accettabile, gli interpreti sono perfettamente a loro agio; non basta però realizzare un lavoro esteticamente curato a sufficienza per distaccarsi del tutto dalle origini del soggetto e dalla sua critica schematicità: l'idea che sorge alla visione di questo Gomorroide è che si tratti di un lungo ed elaborato sketch del trio e niente più. Non siamo quindi di fronte alla Smorfia di Arena-De Caro-Troisi, ma nemmeno ai Trettrè che pure vengono omaggiati inserendo in una particina Mirko Setaro (peraltro nei panni del padre di uno dei Ditelo voi, sebbene la differenza di età sia scarsa); Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante e Domenico Manfredi - interpreti centrali, ma anche registi e sceneggiatori - nei loro momenti migliori assomigliano, per intesa e dinamiche effervescenti, a degli Aldo, Giovanni & Giacomo napoletani. Peccato quindi che la storia sia così leggerina: con un copione più solido indubbiamente gli esiti sarebbero potuti essere più efficaci. Nel cast compaiono anche Francesco Paolantoni, Maurizio Casagrande, Francesco Procopio, Lavinia Biagi ed Elisabetta Pellini. 2,5/10.
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