Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Il fantastico affresco maestoso e variopinto che fu ‘Mary Poppins’ ricreato in questa riuscitissima operazione. Un sequel dopo ben 54 anni che non scalfigge ‘il mito’ della magica governante canterina.
Ogni volta che assistiamo a queste operazioni commerciali di recupero di veri ‘oggetti di culto’ dell’immaginario fantastico di intere generazioni di giovanissimi, e non solo, diventa comprensibile il disagio di molti e il pregiudizio di coloro che pensano che la memoria collettiva di pellicole come ‘Mary Poppins’, del lontanissimo 1964, non dovrebbero essere ‘sporcate’ da sequel, prequel, reboot o remake.
Diciamo subito che questo é un sequel ‘non attualizzato’ (grazie a Dio!) nel quale i produttori ed il regista Rob Marshall fanno di tutto nel mantenere il clima fantastico dell’originale in un contesto urbano di una Londra di inizio secolo (1900) nel quale i protagonisti ricalcano i caratteri dei loro modelli originali infatti avremo un ‘lampionario’ che prende il posto dello spazzacamino, la sorella co-protagonista impegnata in battaglie civili come l’antesignana madre suffragetta, il padre caduto in disgrazia anch’egli impiegato in una banca e dei marmocchi che hanno bisogno di una vera guida, dolce ma intransigente, che trovano nella magica Mary Poppins, dopo la morte prematura della madre.
Se l’inizio del film sembra non carburare con il giusto ritmo bisogna onestamente osservare che la pellicola diventa piacevole e splendidamente coreografata ricordando che, anche in questo caso, si tratta strutturalmente di una commistione tra musical, live action e cartoon che esplode in tutto il suo splendore dopo circa 30 minuti dal fiacco incipit.
Dopo bisogna essere bravi a scollegare il cervello ed immergersi nella magia e nelle trovate fantastiche proposte da un soggetto che non risparmierá meravigliosi camei e trovate visive decisamente originali.
Evitando di svelare alcune sorprese nel finale che mi hanno fatto sobbalzare dalla sedia, imprimendo un valore aggiunto decisivo all’intera operazione, lasciatemi comunque elogiare la prova sontuosa di una Meryl Streep alla quale viene ritagliata una sequenza veramente memorabile, nei panni della cugina Topsy.
Essendo scettico nella possibilitá che Emily Blunt potesse sostenere (sbagliando) una così difficile prova, paragonandola a quella della leggendaria Julie Andrews, bisogna ammettere che supera ogni più rosea aspettativa.
Questo ‘Il ritorno di Mary Poppins’ si può facilmente definire come il perfetto film di Natale, ricco di insegnamenti moraleggianti, magia, musica e tanto, tanto colore!
Una vera fantasmagoria come lo fu quello del 1964.
Una bella sorpresa che consiglio a tutti.
Naturalmente: Buon Natale!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta