Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Gassman si toglie la giacca, si rimbocca le maniche della camicia e aiuta una signora a spostare l’auto che bloccava la sua nel parcheggio. Manfredi, che lo rivede per caso dopo anni, crede che si guadagni da vivere così. Ma è un equivoco: Gassman non fa il posteggiatore abusivo, è un arrampicatore sociale che ha sposato per interesse la figlia buzzurra di un laido palazzinaro; uno che ha tradito gli amici, la donna, gli ideali. E ormai non serve a niente fingersi povero e sognare di essere morto in quell’azione partigiana, con i compagni intorno che dicono “era il migliore di tutti noi”. Il lunghissimo inseguimento d’amore tra Manfredi e la Sandrelli è una delle storie più toccanti del nostro cinema. E la risposta che a un certo punto lui dà alle rimostranze di lei (“ti credevo buono e generoso”) merita di essere incorniciata: “e ce semo stufati d’esse sempre boni e generosi”.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta