Regia di Gustavo Rondón Córdova vedi scheda film
CANNES 70 - SEMAINE DE LA CRITIQUE - FESTA DEL CINEMA DI ROMA - ALICE NELLA CITTA' - PANORAMA
"La familia" è composta solo da un figlio, Pedro, 12 anni e una vita trascorsa tra le strade della favela ai margini di una capitale che si estende all'infinito, che lo accoglie da sempre; e Andrea, giovane padre che si presta a lavori saltuari e ricetta quando può, per integrare magri stipendi, mercanzia rubata ai suoi datori di lavoro.
In una periferia di Caracas che pare un formicaio umano senza possibilità di emancipazione, Pedro trascorre i pomeriggi a giocare alla Playstation a casa del suo migliore amico.
Ma il giorno in cui un loro coetaneo li minaccia armato di pistola per sottrarre il cellulare al suo amico, Pedro interviene e, nella colluttazione, ferisce a morte con un coccio di bottiglia il suo contendente.
Nel fuggire i due aggrediti si imbattono nel padre del nostro protagonista, che, compresa la gravità della situazione, decide di darsi alla fuga assieme al figlio, che invece gli oppone resistenza.
Sarà una soluzione saggia, quest'ultima ed indispensabile per restare vivi: ma il prezzo da pagare in termini di coscienza sarà per Pedro dolorosissimo e lancinante.
Una famiglia ridotta al minimo essenziale (della madre non ci viene data notizia alcuna), due caratteri inconcilianti che sanno di appartenersi, ma non riescono né vogliono ammettere o dimostrare tale circostanza.
La familia è diretto con acuto senso della drammatica realtà da Gustavo Rondon Cordova in una insolita coproduzione che vede coinvolta anche la Norvegia, oltre al Venezuela e al Cile.
Un cinema necessario, vitale, specchio leale e sincero di drammi di vita dilagante e di vite legate ad un filo, insanguinato dal desiderio di sopraffazione, o anche solo di un puro e anche comprensibile desiderio animale di sopravvivenza.
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