Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Un Raoul Grassilli da Oscar ci regala, grazie anche ad una ricostruzione onesta e ben leggibile, un ottimo film storico. Voto 8,5.
La prima cosa che risalta da questo film è la prova assolutamente MAIUSCOLA di Raoul Grassilli che con mio sommo stupore... non è indicato nel cosiddetto 'Cast completo' del sito. Davvero una grave mancanza.
Raoul è da Oscar in questa pellicola.
Il film di per se, complice la staticità di alcune scene, girate spesso in intermi, non raggiunge gli acuti di Grassilli, ma si vede tanto impegno da parte di tutto il cast. Non condivisibile la scelta effetuata su Caterina, la Neff non è certo un esempio di bellezza secondo i canoni standard, ma ha comunque molto carattere e si destreggia bene nel ruolo.
Film ampiamente sottovalutato su questo sito ha comunque il pregio di raccontarci con tanta passione la storia della follia di uno Zar che assomigliava più ad un fanciullo viziato che ad un uomo. Il potere spesso logora ancora prima di averlo ottenuto. E Raoul ha il pregio di rappresentare il potere, la tirannia, la follia, la fanciullezza, l'amore, la rabbia con una bravura che lo fa sovrastare su tutti.
Peccato il finale rovini un po' tutto. La scena della battaglia è un pasticcio bello e buono ed il montaggio raffazzonato la rende assolutamente non solo incoeremte ed impossibile, ma anche senza senso. Peccato perché nonostante i numeri non fossero da colossal, si poteva fare molto meglio. O il tutto è stato studiato male ed organizzato peggio o hanno contribuito degli imprevisti, che, tuttavia, dovrebbero contraddistinguere solo le battaglie vere, non quelle ricostruite.
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