Regia di Tom Edmunds vedi scheda film
William e' un giovane insoddisfatto della vita. Rimasto presto orfano, ha un lavoro che non lo soddisfa - e finisce per perdere - e non ha soddisfazione nelle sue aspirazioni di divenire scrittore. Per questi motivi, tenta piu' volte il suicidio, non riuscendo mai nell'intento. Per questo motivo, stipula un contratto con Leslie, un anziano assassino di professione, per farsi uccidere. Grazie ai tema del suo scritto, inerente il desiderio di morire, riesce a farsi notare da una giovane agente di una casa editrice, altrettanto attratta dall'idea della morte. L'evoluzione della storia, e l'amore tra i due spinge William a cambiare idea, ma Leslie, il quale, nonostante l'avanzata eta', e' innamorato del suo "lavoro" e ha bisogno di un'ultima vittima per evitare il pensionamento forzato, non e' intenzionato a lasciare perdere. Commedia dai risvolti macabri, "cattiva" in alcuni momenti e dalle tonalità grottesche, enfatizzate dalla serietà con la quale tratteggia l'improbabile "mondo" degli assassini. Non cede, pero', alla demenzialità, ed anzi tratta tematiche di una certa consistenza, quali il saper metabolizzare il dolore (William e l'agente hanno in comune storie tristi alle spalle), ed il valore di una rinuncia, cui si piega Leslie per amore della consorte. La visione non mi ha appassionato, forse a causa del ritmo, troppo altalenante. Ad alcune sequenze vivaci, se ne alternano molte altre statiche, con dialoghi che non ho trovato eccezionali, forse anche a causa del doppiaggio. Anche la recitazione non mi ha particolarmente colpito. Una commediola dalla trama surreale, e dai buoni contenuti, non esaltati da una posa in opera "moscia".
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