Regia di Keef vedi scheda film
L'ultimo capitolo discografico del progetto denominato Wings - una sorta di band fantasma, spalla di Paul McCartney lungo tutto l'arco degli anni Settanta, per riassumere approssimando la questione - è stato Back to the egg, album forse non del tutto riuscito ma certo immeritevole di ricevere sulle qualificate pagine di Rolling Stone la definizione di "la merda più desolante di recente memoria" (Timothy White). Per promuovere il disco McCartney e i suoi pubblicarono una raccolta di videoclip dei brani di punta del lavoro, della durata di poco più di mezzora (l'album in totale sfiora i tre quarti d'ora di lunghezza); l'unica sequenza girata appositamente per il film è quella di apertura e chiusura, una manciata di secondi durante i quali la band scoperchia una botola sul pavimento - e la richiude nel finale - che dà sullo spazio. Non una trovata geniale, così come tutto Back to the egg non è senz'altro un'opera magistrale; eppure i momenti riusciti e le canzoni piacevoli non mancano. Curiosità: nel film non viene rispettata in alcun modo la scaletta del 45 giri; fra i brani rappresentati troviamo l'energico rock and roll di Getting closer, come primo clip, e poi la ballata retrò Baby's request (girato in un angolo di deserto con delle specie di divise militari), il simil-punk di Spin it on, il momento dedicato al chitarrista Denny Laine (Again and again and again, scritta e cantata dall'unico membro della band capace di resistere in formazione per tutta la sua durata), per chiudere con il singolo di successo Goodnight tonight, peraltro non incluso nel disco. Essenzialmente per la maggior parte del film compare in scena il gruppo che simula di suonare su un palco: le idee non dovevano essere molte; il regista è Keef, già noto per aver diretto le riprese di concerti dei Beach Boys e di Kate Bush, futuro autore di numerosi videoclip per altri artisti famosi (Queen, Culture club, Blondie). 3/10.
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