Regia di Franco Martinelli vedi scheda film
Poliziottesco che, nonostante il titolo, non ha nulla da spartire con la Roma violenta girata soltanto l'anno prima dallo stesso Martinelli, al secolo Marino Girolami. Coproduzione italofrancese con protagonisti non eccellenti (c'è anche una particina per il giovane Valerio Merola!), per una sceneggiatura firmata da Vincenzo Mannino (lo stesso di Roma violenta) e da C. S. Solleville e Franco Clerici. Ritmo medio-alto, come si conviene al genere, scene di pestaggi, inseguimenti e sparatorie a pieno regime, una notevole commistione - altro clichè del filone, contraddistinto da un confuso moto di denuncia - fra buoni e cattivi. Chi è il 'buono', quando la polizia brancola nel buio (o addirittura si fa corrompere) e i parenti delle vittime sono ancora più spietati dei carnefici? Interessante squarcio metropolitano che accosta, per una volta, i borgatari ai benestanti dei 'quartieri alti', anche qui senza parteggiare per nessuno e preoccupandosi piuttosto di mostrare il diffuso squallore morale cittadino; questo è forse l'unico, lieve motivo di interesse in questo titolo, vessato ad ogni modo dal classico piglio insipido nella scrittura dei dialoghi e dai cali di tono patetici evidentemente insopprimibili nelle penne degli autori del genere (la ragazza, tanto per dirne una, a cui il genitore ha appena dichiarato tutto il suo amore paterno, viene assassinata esattamente nel giorno del suo diciottesimo compleanno: non in quello prima, nè in quello dopo - e nemmeno per il diciassettesimo o diciannovesimo). C'è da riconoscere a Girolami che sa trovarsi a proprio agio nelle scene di azione, dote insospettabile fino a quel punto della sua carriera, principalmente composta da commediole di serie B. 4,5/10.
Una ragazza viene uccisa accidentalmente durante una rapina. Il padre, un ingegnere, ed il fratello della ragazza, divisi da annosi rancori, trovano un punto di tregua e comunanza di idee nella vendetta, possibilmente il più crudele possibile e scavalcando le indagini del commissario Carli.
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