A Elena Silvagni non è mai importato molto di suo padre se non per il fatto che era lui a permetterle una vita nel lusso. Poi il padre muore e lei comincia a pentirsi.
Note
Con la sceneggiatura di Marcello Marchesi, la presenza di Campanini, Ninchi eccetera non sembra un film drammatico. E invece lo è, anche se Mattoli deve la sua fama a film di altro genere. Straordinaria Alida Valli.
E' un discreto melodramma, il cui pregio maggiore è l'interpretazione degli attori, tutti impegnati e in parte col personaggio. Il principale difetto è, credo, la regia un po' spenta di Mattòli, per il quale mi sento di concludere non essere un regista adatto a storie drammatiche. Del resto la sua stessa carriera ne è la prova. Qui infatti gli manca il polso necessario e quella dote -… leggi tutto
Considerando che quello del fascismo - nonostante la creazione di Cinecittà e le agevolazioni derivanti dalla ricerca forsennata della totale autarchia artistica - è stato senza ombra di dubbio il peggior periodo di sempre per il cinema italiano, può sorprendere la grazia e la sobrietà con cui questo lavoro viene confezionato dal già esperto Mattoli (uno che viaggiava alla media di 3-4 film… leggi tutto
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Considerando che quello del fascismo - nonostante la creazione di Cinecittà e le agevolazioni derivanti dalla ricerca forsennata della totale autarchia artistica - è stato senza ombra di dubbio il peggior periodo di sempre per il cinema italiano, può sorprendere la grazia e la sobrietà con cui questo lavoro viene confezionato dal già esperto Mattoli (uno che viaggiava alla media di 3-4 film…
E' un discreto melodramma, il cui pregio maggiore è l'interpretazione degli attori, tutti impegnati e in parte col personaggio. Il principale difetto è, credo, la regia un po' spenta di Mattòli, per il quale mi sento di concludere non essere un regista adatto a storie drammatiche. Del resto la sua stessa carriera ne è la prova. Qui infatti gli manca il polso necessario e quella dote -…
Marchesi e Mattoli promettono bene per un film divertente(anche se non accreditato c'era De Bendettti, commediocgrafo in auge all'epoca) e lo è, in parte, anche se l'appiccicamento della storia drammatica c'è di fatto, ma certamente non regge, anche se ci scappa il morto. Infatti l'errore è stato quello di
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