La leggenda del serpente bianco, Taiji Yabushita, 1958
Fine anni cinquanta, il presidente della Toei Hiroshi Okawa (imprenditore con la I maiuscola) comprende le potenzialità (artistiche ed economiche) dell'animazione al punto da voler creare un proprio impero che possa competere con zio Disney; dunque avvia un progetto monumentale impiegando la cifra no-sense di 40 milioni di Yen, realizzando il primo film anime a colori.
L'opera presenta una fluidità delle animazioni a tratti impressionante: meraviglioso, visionario e pirotecnico in primo conflitto tra Bai Niang ed il sommo Fa Hai oppure pensiamo al frangente metafisico in cui Bai Niang svolazza per lo spazio infinito, o ancora i multipli e variegati paesaggi estremamente dettagliati e distinti da una diversa tonalità di colori. PS tra gli animatori troviamo un certo Yasuji Mori (sorta di maestro di Miyazaki) mentre esordisce un giovanissimo Rintaro (17 anni aveva e dell'ottima birra beveva XD) in veste di intercalatore.
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