La storia d'amore tra il giovane Xu Xian e la bella Bai Niang è ostacolata dal monaco Fa Hai che ha scoperto la vera natura della ragazza: si tratta infatti di un misterioso serpente bianco che si è trasformato in una incantevole ed affascinante creatura. In soccorso dei due però accorreranno due simpatici panda ed un potente Dio Dragone.
Note
Primo lungometraggio d'animazione giapponese a colori, è anche il primo ad essere stato distribuito al di fuori del paese. Diploma speciale della Mostra Internazionale del Film per Ragazzi nel 1959.
Questa splendida opera d'animazione è un vero e proprio gioiello dei tempi passati, quando pazienza ed abilità più simili a quelle dell'artigiano che a quelle del fotografo-regista dovevano essere requisiti primari di chi voleva materializzare le proprie idee di fantasia e costruirle - a tutti gli effetti - dando vita a disegni su carta lucida.
La leggenda del serpente bianco (Hakujaden) è riconosciuto come il capostipite dell'animazione giapponese moderna, il secondo lungometraggio animato creato in Giappone - dopo Momotato: Umi no Shinpei (1945), film di propaganda distribuito in patria nel pieno svolgimento della Seconda guerra mondiale - e il primo realizzato a colori grazie alla mano della Toei Doga… leggi tutto
Xu Xian, un ragazzino che vive sulle rive del Lago dell'Ovest in Cina, compra al mercato un serpente bianco a cui si affeziona fortemente, peraltro ricambiato dall'animale, ma gli adulti del villaggio lo costringono a liberarlo in un campo. Anni dopo, in una notte di tempesta il serpente bianco si trasforma in una bella ragazza di bianco vestita di nome Bai Niang, la quale prende come sua… leggi tutto
Xu Xian, un ragazzino che vive sulle rive del Lago dell'Ovest in Cina, compra al mercato un serpente bianco a cui si affeziona fortemente, peraltro ricambiato dall'animale, ma gli adulti del villaggio lo costringono a liberarlo in un campo. Anni dopo, in una notte di tempesta il serpente bianco si trasforma in una bella ragazza di bianco vestita di nome Bai Niang, la quale prende come sua…
Buongiorno signori, ritorno con un "commento fugace" dedicato ad un classicone dell'animazione giapponese: La leggenda del serpente bianco.
La leggenda del serpente bianco, Taiji Yabushita, 1958
Fine anni cinquanta, il presidente della Toei Hiroshi Okawa (imprenditore con la I maiuscola) comprende le potenzialità (artistiche ed economiche) dell'animazione al punto da…
Salve community,
ripropongo una mia vecchia playlist ampliando a cinquanta i titoli inseriti. Sono presenti, in ordine cronologico, solo film con musiche originali (dunque sono escluse opere quali Fantasia, Il…
La leggenda del serpente bianco (Hakujaden) è riconosciuto come il capostipite dell'animazione giapponese moderna, il secondo lungometraggio animato creato in Giappone - dopo Momotato: Umi no Shinpei (1945), film di propaganda distribuito in patria nel pieno svolgimento della Seconda guerra mondiale - e il primo realizzato a colori grazie alla mano della Toei Doga…
Per inquadrare l'animazione nipponica, consiglio vivamente come punto di partenza queste opere che, per me, non rappresentano tanto quelle migliori,… segue
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Commenti (1) vedi tutti
Questa splendida opera d'animazione è un vero e proprio gioiello dei tempi passati, quando pazienza ed abilità più simili a quelle dell'artigiano che a quelle del fotografo-regista dovevano essere requisiti primari di chi voleva materializzare le proprie idee di fantasia e costruirle - a tutti gli effetti - dando vita a disegni su carta lucida.
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