Luciana, una giovane donna immigrata a New York, si sforza di sbarcare il lunario mentre tenta di sfuggire al proprio passato. Come ogni giorno, affronta una serie di problematiche e imprevisti quando, prima che la sua giornata sia finita, si ritrova inavvertitamente protagonista di un crudele gioco in cui vengono messe a rischio delle vite per l'intrattenimento perverso di pochi privilegiati.
Il film in sè è carino ma dopo la rivelazione della sfida la tensione va a scemare... stranamente la regista ha toppato proprio la parte centrale (si doveva sviluppare meglio la trama) mentre invece il finale va bene... voto 6,5
Film perfetto: breve, bella parte introduttiva, suspense tenuta bene, finale aperto. Scritto e diretto dall'attrice principale che sa lavorare bene la sceneggiatura. Una bella scoperta.
Una ragazza immigrata arrivata a New York in cerca di fortuna, ma al verde, cede alla tentazione di accettare un lavoro pagato molto bene, ma di cui non sa assolutamente nulla.
Finalmente un thriller con la T maiuscola : l' attesa di ciò che sarà e che si dipana ovviamente nel finale. Un 'attesa davvero estenuante creata a puntino , preparata da un quadro di New York fosco e faticoso. Lo consiglio agli amanti del genere. Vero thriller. Voto 7.5
Tutto il film è giocato sull'attesa della rivelazione finale, poi la tensione scende di colpo: ci voleva un finale diverso, forse più drammatico. New York sarà anche la capitale del mondo, ma paga un prezzo molto alto, 11 Settembre incluso. Voto 6.
Esordio alla regia e come attrice di Ana Asensio che aspira sicuramente a un prodotto drammatico di un certo spessore, con esiti modesti. C'è qualcosa da prendere ma nel complesso la pellicola lascia insoddisfatti, in tal senso incide probabilmente anche il finale.
Sembra di vedere la brutta copia di "13 Tzameti" di Géla Babluani (l'originale del 2005 non il remake del 2010 ad opera dello stesso Babluani). Tutto sommato discretamente realizzato, sostituendo le pistole della roulette russa con dei ragni mortalmente velenosi.
Tutto in un giorno...e in una notte. Racconto dell'immigrazione a tinte horror a metà tra docu-drama e denuncia classista (sessista?). Più della bellezza, conta la voglia di sopravvivere. PS: il Loxosceles rufescens bazzica anche dalle nostre parti!
Bozzetto femminile scritto, diretto e interpretato da Ana Asensio. Una quotidiana precarietà sociale e lavorativa conduce la protagonista a subire un (vero) episodio di voyeurismo aracnofilo.
Un film intimista dove la Grande Mela unita ai suoi abitanti stenta a trovare un equilibrio di vita e a cui fa seguito quindi la ineluttabile distinzione tra carnefici e vittime sacrificali.
Una immigrata spagnola (Ana Asensio) ridotta a un precariato senza fine,per tentare di sopravvivere ne fa di ogni,baby sitter e pure vestirsi da pollo per pubblicizzare generi alimentari,poi accetta la proposta di un'amica russa per andare a un party.Armata di tacchi a spillo e minigonna scende in una botola e si ritrova in uno stanzino,assieme ad altre ragazze a scommettere sulla propria vita e… leggi tutto
La ( per me ) sconosciuta attrice spagnola Ana Asencio si scrive , si produce e si dirige in questo interessante filmetto a bassissimo budget , ambientato tra gli immigrati poveri e spesso irregolari di New York . All' inizio sembra quasi una pellicola drammatica che racconta la vita incerta di una di questi emarginati , che cerca di arrivare alla fine della giornata con attività precarie… leggi tutto
Devo dire che mi ha stupito in positivo, per la qualità in sé e per l'originalità; si capisce cioè abbastanza presto di non trovarsi ad uno di quei tanti prodotti impersonali e fatti con lo stampino. Forse è proprio questo che ha scontentato i molti che cercavano appunto una pellicola come cento altre, laccata e tirata a lucido, ma vuota. O magari un film…
Una immigrata spagnola (Ana Asensio) ridotta a un precariato senza fine,per tentare di sopravvivere ne fa di ogni,baby sitter e pure vestirsi da pollo per pubblicizzare generi alimentari,poi accetta la proposta di un'amica russa per andare a un party.Armata di tacchi a spillo e minigonna scende in una botola e si ritrova in uno stanzino,assieme ad altre ragazze a scommettere sulla propria vita e…
La ( per me ) sconosciuta attrice spagnola Ana Asencio si scrive , si produce e si dirige in questo interessante filmetto a bassissimo budget , ambientato tra gli immigrati poveri e spesso irregolari di New York . All' inizio sembra quasi una pellicola drammatica che racconta la vita incerta di una di questi emarginati , che cerca di arrivare alla fine della giornata con attività precarie…
Pellicola che ha più aspirazioni che pretese, il cui pregio principale è quello di spiazzare un minimo lo spettatore passando da un registro all'apparenza drammatico per virare verso un finale dai toni thriller. Il film vorrebbe stigmatizzare il mito del sogno americano, rielaborandolo in chiave antitetica, ma l'operazione non risulta perfettamente…
L’unica cosa di cui sorridere a proposito dell’opera prima di Ana Asensio è il titolo. A fronte di un film che fa di tutto per mettere alle corde la tranquillità dello spettatore, precipitandolo nell’angoscia che sempre subentra quando si parteggia per l’incolumità del protagonista, messa a repentaglio da un incombente quanto sconosciuto pericolo,…
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Commenti (15) vedi tutti
Il film in sè è carino ma dopo la rivelazione della sfida la tensione va a scemare... stranamente la regista ha toppato proprio la parte centrale (si doveva sviluppare meglio la trama) mentre invece il finale va bene... voto 6,5
commento di ScipioneFilm perfetto: breve, bella parte introduttiva, suspense tenuta bene, finale aperto. Scritto e diretto dall'attrice principale che sa lavorare bene la sceneggiatura. Una bella scoperta.
commento di sillabaUna ragazza immigrata arrivata a New York in cerca di fortuna, ma al verde, cede alla tentazione di accettare un lavoro pagato molto bene, ma di cui non sa assolutamente nulla.
leggi la recensione completa di BalivernaBello 7
commento di eros7378Finalmente un thriller con la T maiuscola : l' attesa di ciò che sarà e che si dipana ovviamente nel finale. Un 'attesa davvero estenuante creata a puntino , preparata da un quadro di New York fosco e faticoso. Lo consiglio agli amanti del genere. Vero thriller. Voto 7.5
commento di Zico1964Inutile. Voto 4
commento di ScemaranA parte i Ragni (brrrr ...) e le 2 Protagoniste,la visione e' altalenante e prende solo negli ultimi 20' ca. quando il Gioco si fa duro.voto.4.
commento di chribio1Tutto il film è giocato sull'attesa della rivelazione finale, poi la tensione scende di colpo: ci voleva un finale diverso, forse più drammatico. New York sarà anche la capitale del mondo, ma paga un prezzo molto alto, 11 Settembre incluso. Voto 6.
commento di ezzo24Un gioco al massacro lento e crudelissimo....da vedere.
leggi la recensione completa di ezioInteressante film a basso budget .
leggi la recensione completa di daniele64Esordio alla regia e come attrice di Ana Asensio che aspira sicuramente a un prodotto drammatico di un certo spessore, con esiti modesti. C'è qualcosa da prendere ma nel complesso la pellicola lascia insoddisfatti, in tal senso incide probabilmente anche il finale.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloSembra di vedere la brutta copia di "13 Tzameti" di Géla Babluani (l'originale del 2005 non il remake del 2010 ad opera dello stesso Babluani). Tutto sommato discretamente realizzato, sostituendo le pistole della roulette russa con dei ragni mortalmente velenosi.
commento di b_chiccoTutto in un giorno...e in una notte. Racconto dell'immigrazione a tinte horror a metà tra docu-drama e denuncia classista (sessista?). Più della bellezza, conta la voglia di sopravvivere. PS: il Loxosceles rufescens bazzica anche dalle nostre parti!
commento di maurizio73Bozzetto femminile scritto, diretto e interpretato da Ana Asensio. Una quotidiana precarietà sociale e lavorativa conduce la protagonista a subire un (vero) episodio di voyeurismo aracnofilo.
commento di Leo MaltinUn film intimista dove la Grande Mela unita ai suoi abitanti stenta a trovare un equilibrio di vita e a cui fa seguito quindi la ineluttabile distinzione tra carnefici e vittime sacrificali.
leggi la recensione completa di Lorenz666