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Ruba al prossimo tuo

Regia di Francesco Maselli vedi scheda film

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La recensione su Ruba al prossimo tuo

di mm40
4 stelle

Figlia e nipote di poliziotti italiani, la bella Esmeralda è un'esperta ladra. In qualche modo convince l'agente americano Mike ad accompagnarla in Austria per restituire dei gioielli rubati rimettendoli di nascosto nella villa da cui provengono. Naturalmente Esmeralda ha ben altre ambizioni, sotto sotto.

 

Sulla carta il prodotto poteva ottenere ottimi risultati: sulla locandina un'accoppiata di volti piacenti e di ottimo richiamo, cioè quelli di Claudia Cardinale e Rock Hudson; una sceneggiatura del regista e di Luisa Montagnana - con la collaborazione di Larry Gelbart - piuttosto elaborata e scanzonata, con avventura e ironia in sostanziose dosi; una colonna sonora spumeggiante di Ennio Morricone e un direttore della fotografia esperto quale Alfio Contini, senza contare Tomas Milian e un paio di nomi internazionali di buon livello (Leon Askin ed Ellen Corby) in parti laterali. Eppure Ruba al prossimo tuo non è una pellicola memorabile e, benchè confezionata con professionalità, non ha lasciato grandi tracce del suo passaggio sul grande schermo. Sarebbe semplice liquidare la questione chiamando in causa la scelta di un regista sicuramente inadatto in questo contesto, ovvero Citto Maselli, cineasta politico, sociale, civile, non troppo attento all'elemento-intrattenimento. Questa è una ragione valida per spiegare il fallimento del progetto, ma non è sicuramente stata l'unica a causarlo; l'affiatamento Hudson-Cardinale pare claudicante e i contorcimenti della trama, palesemente finalizzata al classico lieto fine, possono risultare d'intoppo per un film essenzialmente 'da vedere', non 'da pensare'. A Maselli andrà comunque meglio nel successivo lavoro, più consono alle sue corde, Lettera aperta a un giornale della sera (1970). 4/10.

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