Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Peplum dalle ambizioni decisamente alte (la rievocazione della nascita di Roma e delle gesta dei due 'figli della lupa'), con budget discreto e due interpreti, nei ruoli centrali, di chiaro impatto: Steve Reeves (Mister Mondo e Mister Universo, prima di tentare invano il successo a Hollywood; gli andrà meglio proprio nei nostrani peplum/pepla, poi si ritirerà dal cinema) e Gordon Scott, altro nerboruto figuro che a quei tempi andava forte sull'onda del successo popolare delle numerose pellicole di Tarzan cui aveva preso parte, ovviamente interpretando il protagonista (e anch'egli si fermerà in Italia per qualche altro prodottucolo del filone storico-mitologico: sarà Ercole, Maciste, Golia e poi, mantenendosi fedele al generico ruolo dell'eroico energumeno, perfino Zorro e Buffalo Bill). Il film è pertanto costruito tutto attorno allo scontro fra i due, con una vaga impostazione western (finalizzata al duello finale, in sostanza) che fa in modo che non ci si sorprenda alla lettura del nome di Sergio Leone fra gli sceneggiatori; gli altri, altrettanto onorevoli, sono quelli di Ennio De Concini, Franco Rossetti e Duccio Tessari; è della partita, infine, anche il produttore Luciano Martino, solitamente impegnato però in progetti di serie B e quindi più consono al film in questione. Virna Lisi è l'unico nome nel cast (a parte Massimo Girotti, impegnato in un ruolo minore) che abbia rilievo; c'è pure una particina minuscola per Ornella Vanoni. Musiche di Piero Piccioni e fotografia di Enzo Barboni; l'azione e i muscoli sono tutto, dialoghi e profondità dei personaggi sono piuttosto approssimativi. 4/10.
Rievocazione delle gesta dei fratelli trovatelli Romolo e Remo: inizialmente concordi, si dividono e si ritroveranno solo per uno spietato scontro finale, che deciderà anche la fondazione di una nuova città: Roma.
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