Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Dracula in Brianza? Tra tanti industrialotti brianzoli che sono pronti a chiedere anche il sangue ai propri operai, ce n'è uno che lo chiede realmente. Una divertente e inusuale metafora marxista a plasmare una commedia erotica con Lando Buzzanca nei panni di un novello vampiro post notte omosessuale in Romania. Posso solo immagina quanto si siano divertiti Fulci, Corbucci e Pupi Avati nello scrivere la sceneggiatura. Il divertimento arriva anche allo spettatore, che si trova tra le mani un prodotto di genere vero e proprio, non intaccato dal sottotesto politico, che rimane in secondo piano, pur essendo presente e tangibile, senza squilibrare le regole della commedia tipica dell'homo eroticus Buzzanca. Il film funziona bene, ha ritmi adeguati, buon livello tecnico, interpretazioni calzanti e tante scene ben strutturate e caratterizzate. Estremamente comica la sequela di parenti siciliani che segue la scalata del Cavalier Nicosia per avere posto di lavoro: la figura della zia Maria che lancia malocchi a destra e sinistra è azzeccata, così come la donna in perenne lutto per parenti morti da decenni - episodio autobiografico: lo stesso Fulci raccontava spesso delle sue parenti siciliane sempre vestite in nero. Insomma, una commedia classica e ben riuscita sul maschio allupato, sorretta da una bella intuizione politica che la distingue da tutte le altre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta