Regia di Greta Gerwig vedi scheda film
Forse il titolo vagamente affine allo splendido Birdman, voleva solo essere di buon auspicio. Forse.
Lady Bird (2017): Saoirse Ronan, Beanie Feldstein
“Abitiamo dal lato sbagliato del binario” esclama spesso l'adolescente protagonista di questo esilissimo film, facendo riferimento alla classe agiata residente al di là delle ferrovia.
Probabilmente anche la regista, Greta Gerwig, abita dalla parte sbagliata del cinema.
Vero è che ha incredibilmente strappato quattro nominations con questa pellicolina, un lavoretto colmo di cosette risapute, convenzionali e standardizzate, una muccinata della quale non si sentiva alcuna necessità, che ci lascia immoti sulla poltroncina del cinema e giusto col rimpianto di aver sprecato un'ora e mezza e otto euro e cinquanta.
Lady Bird si fa chiamare così da amici e famiglia, perché il suo vero nome, Christine le sta un po' sulle scatole (immagino se si chiamava Genoveffa.. li avrebbe bruciati i genitori.. ma almeno avremmo visto qualcosina di più interessante..).
Lady Bird (2017): Saoirse Ronan, Laurie Metcalf
Insomma la nostra eroina (tu pensa gli schiaffi a casa se dicevamo a mamma: da oggi mi chiami Pincopalla per favore?) abita a Sacramento e giustamente ne soffre in maniera folle (il film non è stato distribuito a Foiano di Val Fortore per evitare suicidi di massa..), se ne esce con battute memorabili (“adesso mi dite quando spendete per me e quando lavoro vi ridò i soldi”), ha l'amica cicciotta/sfigata, il ragazzo gay, prende per il culo le suore della scuola e vuole vivere a New York, proverà a fare amicizia con una pariolina dalla disturbante voce simil Golino, e farà sesso col malinconico/pseudointelletuale del villaggio.
Insomma quello che esattamente fanno tutti ma senza aspirare all'Oscar.
Litiga con la mamma e questa non le parlerà più per tutto il film.
Parte per il college e la Grande Mela, finalmente, dove intanto inizierà a sbronzarsi (cosa vietatissima in California..), ma in mente - appena riacquistata lucidità - le tornano tutte le amene viuzze “sacramentali”, e pure che si chiama Christine.
The end.
Ora, davvero, io solo una cosa vorrei sapere: chi ha remato contro Tonya?
Lady Bird (2017): Saoirse Ronan
Errore:
chiudi
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Sarà stata la Kerrigan? :)
ahah.. mi sa di si... anche se era del Massachussets e non di quel depresso villaggio di Sacramento... ;)
Forse più prosaicamente il titolo (premetto che non ho ancora visto il film e quindi azzardo un po' alla cieca) intende riferirsi (non so in quale modo e maniera) al nomignolo non proprio benevolo (e non solo a causa del suo naso aquilino) affibbiato a Claudia Alta Taylor, moglie del discusso presidente Lyndon B. Johnson.
...a sentir tanti, ricche metafore in questo fil, caro Valerio.. non dico di rinunciare alla visione, perché ognuno poi, ha la sua sensibilità... ma voglio credere che non farai parte degli "abbagliati"... un caro saluto!
Non credo proprio. ma sicuramente lo vedrò perchè e un film molto "chiacchierato" e quindi voglio rendermi conto di persona quello che cje è (dal mio punto di vista ovviamente "lo stato delle cose".
Commenta