Regia di Basil Dearden vedi scheda film
Due giovani spregiudicati seminano il panico a Londra, riuscendo sempre a farla franca. Finché non fanno fuori un poliziotto particolarmente amato dai colleghi. Partirà un'incalzante caccia all'uomo, vagliando pochi dettagli sulle scene dei crimini, testimonianze. Le indagini stringeranno le maglie attorno ai due, in un crescendo di tensione.
I polizieschi infarciti di poliziotti marci, corrotti, chiaroscurali, dovevano ancora diventare un cliché del genere nel 1950, ragion per cui è possibile trovare anche pellicole come questa in cui gli agenti di polizia non sono corrotti, cantano nel coro della polizia, chiudono un occhio sui disgraziati, camminano in punta di piedi per non svegliare i barboni e sono tutti bravi padri di famiglia o bravi ragazzi. Sembra Serpico in versione Frank Capra. Malgrado ciò, non mancano i momenti drammatici e soprattutto non mancano la tensione e l'azione (spettacolare, per i tempi, l'inseguimento finale in auto). A questo vanno aggiunti altri punti di forza, la sceneggiatura è ben costruita e i dialoghi frizzanti e ben elaborati; gli attori sono tutti validi e impeccabili, inutile specificare che a spiccare è Dirk Bogarde, il cui personaggio incarna la giovinezza spregiudicata e incosciente che vuole crearsi uno spazio anche al di là della malavita organizzata. A modo suo, un poliziesco atipico, proprio per quanto premesso all'inizio.
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