Regia di Guido Leoni vedi scheda film
Trama apparentemente da Grand Hotel per questo film che vede la Ciuffini in veste di attrice. Ma credo che non sia un film mediocre. Non è un filmetto rosa, o meglio, lo è solo in parte poichè il finale è veramente a sorpresa. Si potrebbe sospettare che l'immaturo Claudio per sbaglio, possa assassinare Lalla, e non il padre, ma sfido chiunque ad immaginare che l'omicidio della dolce matrigna sia frutto di una premeditazione derivante forse da un rapporto ambiguo con il padre, oppure da una sorta di psicopatia riconducibile alla madre defunta in un tragico incidente (la si vede solo in vari fotomontaggi realizzati da Claudio e nella parte finale, nella scena dell'incidente d'auto in cui perse la vita e che si sovrappone a quelle di Lalla morta carbonizzata nella vasca da bagno). Inquietante ma non proprio credibile la scritta che compare sullo schermo al termine del film, ovvero: Fine...anzi no, continua...
Triste e dolciastra, melensa, un po' ammalia ed ipnotizza (anche quando è suonata da uno strumento infantile da Claudio) un po' lascia presagire che l'insano amore intorno a cui si sviluppa la trama, non porterà a nulla di buono..
Un bel volto che ben si presta ad interpretare la parte del giovane e nullafacente Claudio. Non particolarmente significativa la recitazione.
La naturale aria ingenua della Ciuffini regala al personaggio di Lalla una tenerezza sicuramente non sperata dal regista. E' perfetta nel ruolo di brava ragazza un po' insicura (altrimenti non avrebbe mai sposato un uomo tanto più grande di lei)che si lascia completamente traviare e sedurre dal bel Claudio, ovvero il figliastro. La Ciuffini nel film non recita,con i suoi sorrisini malinconici e gli occhi inespressivi impersona semplicemente se stessa. E' comunque bellissima e molto molto femminile.
Il regista è bravissimo a far avere solo dei sentori e non dei veri e propri sospetti allo spettatore in merito alla follia di Claudio.. per tutto il film, sembra amare alla follia Lalla e non desiderare altro che averla tutta per sè per poterci giocare agli indiani o ad altri giochi infantili, mentre nel finale si dimostra per quello che è, un killer compiaciuto del suo gesto...Bellissime le ambientazioni, la villa di giorno è luminosa, immersa nella natura più rassicurante mentre di notte si rivela quale un polveroso maniero semiabbandonato e perciò misterioso e talvolta osceno. Sono questi contrasti ben dosati che fanno di "oh mia bella matrigna" un film davvero notevole.
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