Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
Negli anni '30, Il celebre detective belga Hercule Poirot si trova a prendere il convoglio Orient Express da Istanbul con destinazione Francia. Durante il viaggio, nottetempo, uno spregiudicato uomo d'affari americano viene ritrovato brutalmente accoltellato in uno scompartimento prossimo al suo. Poco dopo il treno rimane bloccato in una zona montana della Jugoslavia a causa di una valanga. Avendo a disposizione tutti gli occupanti della carrozza, tra i quali certamente si cela l'assassino, l'investigatore apre un'indagine condotta tramite ricerca e rinvenimento di indizi, ed interrogatori serrati. Scopre che nessuno tra loro è chi dice di essere, e tutti hanno un qualche legame con l'uomo ucciso, fino alla sconvolgente rivelazione. La vicenda è probabilmente già nota a molti, essendo stata narrata da Agata Christie nell'omonimo romanzo e d'ispirazione per diversi film. Al centro della storia c'è il detective Poirot - personaggio presentatoci nella prima parte del film come uomo di spirito, esperienza e notevoli capacità - il quale ricostruisce il complicatissimo retroscena dell'omicidio - nonostante reticenze e tentativi di depistaggio - definendo il ruolo di ogni altro occupante della carrozza nell'esecuzione dello stesso, e, infine, prendendo una decisione in favore di giustizia che va oltre quella che è possibile ottenere nei tribunali. Benchè l'interesse sia tenuto vivo dalla forte incertezza circa l'identità dell'assassino, il film soffre di cali di tensione, soprattutto nella parte centrale, occupata dai dialoghi tra l'investigatore ed i sospettati. La soluzione dell'enigma è talmente complessa da rendere impossibile allo spettatore il venirne a capo in ogni sua parte; solo il detective, grazie alle proprie capacità può farlo. Questo è un canone espressivo tipico della giallistica classica - si può rintracciare nelle opere di A.C.Doyle - ma, così fedelmente, riportato in una riduzione cinematografica, rischia di compromettere l'interesse. Nonostante il sontuoso cast, non ho notato particolare brillantezza nella recitazione. Ogni attore appare "schiacciato" nel ruolo che la storia gli assegna. Ambientazione "monotona" - vagoni di un lussuoso treno e costumi anni '30 sono relativamente evocativi. Un giallo classico reso con attori e mezzi moderni, immagino molto fedele alla versione "cartacea", ma non eccezionale per recitazione e solidità narrativa.
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