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Assassinio sull'Orient Express

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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La recensione su Assassinio sull'Orient Express

di emil
6 stelle

A bordo dell’ Orient Express viene commesso un omicidio. Hercule Poirot (Kenneth Branagh) investigatore dal fiuto infallibile sarà costretto ad indagare dall’amico Bouc, responsabile ed organizzatore del viaggio.

 

Hercule Poirot è l’investigatore migliore al mondo, c’è poco da fare. Lunghi baffi e sguardo di ghiaccio, un uomo dall’acume perforante, schietto, che si sente in missione, capace di uno sguardo sul mondo che diviene consapevolezza morale in grado di risalire alla vera natura degli uomini con una sola occhiata. Un investigatore integerrimo che non conosce zone grigie, pensato e caratterizzato nel pieno rispetto della tradizione classica. Davvero un personaggio ben riuscito questo. Del resto Branagh è regista ed uno dei produttori del film (fra cui compare Ridley Scott, con le mani in pasta ovunque ultimamente), e costruisce parecchio la solidità della vicenda sul proprio personaggio.

Di conseguenza il resto del variegato cast viene penalizzato e fagocitato da Poirot, sempre al centro della scena, e non rimane impresso nella memoria, (fatta eccezione per Michelle Pfeiffer una spanna sopra tutti). Non avendo visto l’originale mi sento di dire che il film riesce a tener vivo l’interesse grazie ad un aura di mistero che campeggia all’interno dei vagoni ed una matassa che svela pian pianino tutti gli incastri del puzzle e gli scheletri negli armadi dei passeggeri, tutti sospettati e vagamente ambigui. E' il merito del giallo.

Tuttavia si ha anche l’impressione che alcuni personaggi siano stati buttati lì tanto per, forse si sarebbero potuti sviluppare meglio togliendo minutaggio alla parte iniziale che tutto sommato non aggiunge un granchè; anche l’uso del flashback mi è sembrato un tantino scolastico. Soprattutto manca il tocco di genio, il guizzo che fa sobbalzare dalla poltrona, ciò che trasforma un buon film (e questo lo é) in un ottimo film.

Accoglienza ottima a fronte dei 55 mln di budget (incassi per circa 300 mln) e sequel già confermato, anch’esso basato su un romanzo di Agatha Christie (“Poirot sul Nilo”) , del quale esiste già un lungometraggio con Peter Ustinov nei panni del famoso detective.

 

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