Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
Una nuova versione di Assassinio sull’Orient Express per non dimenticarsi della grande Agatha Christie, l’infermiera della prima guerra mondiale diventata giallista di fama planetaria.
Dopo la versione del 1974 di Sidney Lumet dove Albert Finney vestiva i panni dell’investigatore belga e che era attorniato da coprotagonisti come Sean Connery, Lauren Bacall e Ingrid Bergman, la versione per la televisione con David Suchet (forse il più simile al pensiero della Christie) e la versione semisconosciuta con Alfred Molina, a fare un Poirot simil messicano, arriva la versione di Branagh.
Kenneth Branagh nei panni di Poirot
Kenneth Branagh che oltre ad essere Poirot è anche il regista della pellicola, ricrea un personaggio più britannico che belga, con meno manie ma più sarcasmo inglese. Esageratamente atletico, e forse con troppo cuore. In certi momenti risulta anche un personaggio piacevole, ma invece la scrittrice lo aveva disegnato decisamente antipatico, noioso e pure un po’ pauroso.
Il cast del film
Detto questo, la storia ripercorre bene la trama del romanzo, dando in certi momenti una sferzata emozionale e fortemente intimistica che aumenta lo charme del film, molto interessanti le riprese ad ampio raggio, a far vedere lo spazio infinito che c’è intorno al treno e le telecamere che indugiano con una inquadratura dall’alto quando si tratta di colloqui tra Poirot e il capotreno, quasi un modo per farci assistere ai suoi ragionamenti con l’uso delle celeberrime celluline grigie, senza però avvicinarci troppo per non disturbarlo.
Il cast propone tra gli altri il “cattivo” Johnny Depp che interpreta in maniera fredda e perfetta il John Cassetti, sublime interpretazione di Michelle Pfeiffer che crea il giusto mix tra realtà e finzione del suo essere attrice. Oltre a Judi Dentch, Penelope Cruz e Wiliam Defoe, che regalano buonissime interpretazioni, è da sottolineare il lavoro di Josh Gad (il Le Tont in La bella e la Bestia), nella parte di McQueen, triste finto segretario di Cassetti.
Il film parte molto lento per poi progredire a grande velocità per poi rallentare alla soluzione dell’enigma: esattamente come un treno dell’epoca: il film segue il ritmo del treno a vapore.
Decisamente godibile è un classico oramai della filmografia, che fa sempre bene essere rivisto e rivalutato, perché ogni personaggio è una storia a se che ha bisogno di più visioni per essere capito e conosciuto.
Certo questo Poirot non è il classico di Agatha Christie, e per accettarlo bisogna pensare che sia un altro investigatore.
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