Agosto 1945: fervono i preparativi per un matrimonio in un villaggio ungherese. Arpad, figlio dell'influente segretario comunale Istvan Szentes, sta per sposarsi con Kisrozsi, l'ex fidanzata del suo amico Jancsi, che tutti credevano morto al fronte e che alla fine è tornato nelle vesti di membro del partito comunista incaricato di ridistribuire le terre. Istvan, un tempo padre affidatario di Jancsi, spera che lo status quo possa mantenersi al villaggio. Oltre ad aver trovato la moglie ideale al figlio, Istvan ha anche preso possesso del negozio del suo amico ebreo Pollak, che era stato denunciato e portato via prima dell'inizio delle deportazioni. Molti abitanti sono debitori a Istvan, poiché è stato lui a ridistribuire i beni confiscati agli ebrei. Durante i preparativi del matrimonio, due ebrei ortodossi arrivano alla stazione del villaggio con delle scatole misteriose. Il loro arrivo scombussola l'ordine prestabilito, alcuni temono di dover restituire i beni "illeciti" e altri hanno paura che risorgano altri sopravvissuti mentre alcuni hanno pensieri criminali e altri provano rimorso.
Note
Adattamento del romanzo Homecoming di Gábor T. Szántó.
Straordinaria fotografia in bianco e nero per un'appassionata denuncia contro la cattiveria e meschinità umana. Non mancano momenti di vera poesia, come nel finale.
Tecnica essenziale e perfetta, fotografia impressionante, per un film ENORME, che affronta con coraggio l'aspetto più scomodo della Shoah: le colpe degli "altri".
Voto: 9
La fine della Guerra. Due ebrei tornano al paese di origine per la sepoltura di ciò che rimane dei loro cari. Tra la gente, che ha goduto dei beni confiscati ai deportati, si diffonde la paura, il rimorso, la coscienza riaffiora inesorabile. Film ruvido come la verità, in un bianco e nero luminoso con una fotografia bellissima. Voto 7+
Sceneggiatura un po' grezza ma nobilitato da una bellissima fotografia b/n. Diversi significati simbolici ed ottima regia che regala anche spunti come la radio che trasmette il programma politico del partito comunista facendo da sfondo all'amplesso amoroso.
Sceneggiatura un po' grezza ma nobilitato da una bellissima fotografia b/n. Diversi significati simbolici ed ottima regia che regala anche spunti come la radio che trasmette il programma politico del partito comunista facendo da sfondo all'amplesso amoroso.
Girato in un bel bianco e nero, il film fatica a tenere insieme i tanti rivoli narrativi del racconto, a cui non giovano il ritmo lentissimo e le ellissi.
semplice e inesorabile, è uno dei più riusciti film che hanno a che fare con la Shoah. la sua "eleganza" e sobrietà non toglie nulla alla forza del racconto, reso ancora più forte dal suo abbacinante b/n e dalla colonna sonora astratta e avvolgente di Tibor Szemzö, uno dei più interessanti compositori contemporanei ungheresi.
Due ore o poco più di un giorno d'agosto del 1945, la guerra è finita da poco e in un paese dell'Ungheria si teme che tornino gli ebrei. Splendido film di Ferenc Török (splendibo bianco e nero). Se potete vedetelo, è di sicuro uno dei migliori film degli ultimi anni.
“Orrore, orrore, uomo, togliti gli abiti, copriti il capo di cenere, corri nelle strade e danza, colto da follia”
Jacob Schulmann, rabbino di Grabów
E follia è quella che coglie gli abitanti di uno sconosciuto paesino ungherese, le classiche quattro case e un forno, all’arrivo di due ebrei, un nonno e un giovane nipote ventenne.
Sembrano… leggi tutto
La Seconda Guerra Mondiale è agli sgoccioli quando in un piccolo villaggio ungherese fervono i preparativi per il matrimonio combinato tra il figlio di un'importante figura politica del posto e una giovane il cui ex fidanzato era stato per morto al fronte. Nel frattempo, nel paese arrivano due ebrei ortodossi per una sepoltura: tutti gli abitanti del villaggio temono che i due uomini… leggi tutto
È un'opera tutto sommato anomala è interessante, sia per l'episodio minimale (ma rappresentativo) della storia che racconta, che per la scelta del bianco e nero. È interessante anche l'atmosfera sospesa e minacciosa che si respira sin dall'inizio, enfatizzata anche dalla musica.
Il motivo dell'allarme suscitato dal rientro dei deportati ebrei sopravvissuti viene svelato…
Ciao a tutti! Di seguito la mia playlist con gli ultimi film visti (ordinati per anno di uscita).
Serie TV concluse:
- 12a Archer;
- 3a+4a+5a F is for Family;
- 1a Grandi notizie;
- 1a Guida astrologica…
Tecnica essenziale e perfetta, fotografia impressionante, per un film ENORME, che affronta con coraggio l'aspetto più scomodo della Shoah: le colpe degli "altri".
Ne abbiamo visti troppi di film che si illudono di rendere onore ai morti puntando il dito sulle nefandezze dei nazisti. Opere tremendamente "diseducative" perché, implicitamente, assolvono tutti quelli che non…
All'inizio la scelta del bianco e nero di questo film ungherese non mi aveva del tutto convinto, quasi una scorciatoia visiva scontata e prevedibile. Tuttavia, nel perfetto incastro di tensione e cupezza che avvolge l'intera vicenda, e complice anche un'ottima fotografia, va dato atto che ha un effetto moltiplicatore del disagio raccontato da una storia che gà di per sè è di…
È il 12 Agosto 1945: il giorno della bomba su Nagasaki.
Ma siamo in Europa, in Ungheria, dove la guerra è appena finita.
Nella stazione isolata di un piccolo paese della campagna ungherese, arriva un treno sbuffante col suo pennacchio di fumo nero. Ne scendono due figure scure, ieratiche, un vecchio e un giovane; a prima vista si capisce che sono ebrei: sopra le candide…
In occasione del prossimo 27 gennaio ricorrenza del Giorno della memoria, giorno in cui nel 1945 l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz, Rai Storia ha lodevolmente mandato in onda il film “1945” di Ferenc Törok.
Il film narra lo scompiglio e la rottura degli equilibri (in realtà instabili e menzogneri)fra gli abitanti di un paese immerso nella campagna ungherese,…
Col "rischio" di (ri)trovarci in Libia (Cirenaica e Tripolitania), Eritrea, Etiopia e Somalia... con un paio di ventiquattrore ricolme di compromessi di realpolitik, rimorsi di facciata che poco importano pure a chi…
" Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per…
La Seconda Guerra Mondiale è agli sgoccioli quando in un piccolo villaggio ungherese fervono i preparativi per il matrimonio combinato tra il figlio di un'importante figura politica del posto e una giovane il cui ex fidanzato era stato per morto al fronte. Nel frattempo, nel paese arrivano due ebrei ortodossi per una sepoltura: tutti gli abitanti del villaggio temono che i due uomini…
Come calava presto ora, il buio! […] Venne l’inverno. […] E finalmente fu maggio. Quattro o cinque righe. “Ecco, questa era la storia di Dorie Paige.” Un mondo. Una vita. …
Attraverso il genere (l'attesa alla stazione è Leone, la claustrofobia hitchcockiana incrociata a 'Mezzogiorno di fuoco'), il racconto di come l'avidità - quasi tutti i personaggi sono mossi dal desiderio della 'roba' - prima uccide l'anima e poi le persone. L'arrivo di due ebrei in un villaggio ungherese fa riemergere le vicende legate all'Olocausto: come angeli della morte, il…
Riceviamo da Mariposa Cinematografica - che distribuisce film d'autore - la segnalazione che alcuni titoli sono ora stati pubblicati su VImeo, a un prezzo di 3.04 euro per il noleggio (valido 48 h) e di 8.93 euro…
AGGIORNAMENTO alle ore 8 di oggi 16 gennaio:
In questa quinta settimana hanno partecipato sinora 5 coutenti:
m a m o 7 7 (7.a NEW ENTRY) (scelta del 10.1.20 per il 2019;…
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Commenti (15) vedi tutti
Alcuni deportati sopravvissuti stanno tornando nel villaggio: che diamine vorranno mai?
leggi la recensione completa di BalivernaMeditate che questo è stato (Primo Levi)
leggi la recensione completa di laulillaStraordinaria fotografia in bianco e nero per un'appassionata denuncia contro la cattiveria e meschinità umana. Non mancano momenti di vera poesia, come nel finale.
commento di gherritTecnica essenziale e perfetta, fotografia impressionante, per un film ENORME, che affronta con coraggio l'aspetto più scomodo della Shoah: le colpe degli "altri". Voto: 9
leggi la recensione completa di andenkoNotte e Nebbia in pieno, acciaio livido nel profondo ma terso di facciata, giorno inondato dal solleone.
leggi la recensione completa di mckLa fine della Guerra. Due ebrei tornano al paese di origine per la sepoltura di ciò che rimane dei loro cari. Tra la gente, che ha goduto dei beni confiscati ai deportati, si diffonde la paura, il rimorso, la coscienza riaffiora inesorabile. Film ruvido come la verità, in un bianco e nero luminoso con una fotografia bellissima. Voto 7+
commento di SuperFioreUn film epico. Voto 8
commento di BradySceneggiatura un po' grezza ma nobilitato da una bellissima fotografia b/n. Diversi significati simbolici ed ottima regia che regala anche spunti come la radio che trasmette il programma politico del partito comunista facendo da sfondo all'amplesso amoroso.
commento di bombo1Sceneggiatura un po' grezza ma nobilitato da una bellissima fotografia b/n. Diversi significati simbolici ed ottima regia che regala anche spunti come la radio che trasmette il programma politico del partito comunista facendo da sfondo all'amplesso amoroso.
commento di bombo1Girato in un bel bianco e nero, il film fatica a tenere insieme i tanti rivoli narrativi del racconto, a cui non giovano il ritmo lentissimo e le ellissi.
leggi la recensione completa di barabbovichsemplice e inesorabile, è uno dei più riusciti film che hanno a che fare con la Shoah. la sua "eleganza" e sobrietà non toglie nulla alla forza del racconto, reso ancora più forte dal suo abbacinante b/n e dalla colonna sonora astratta e avvolgente di Tibor Szemzö, uno dei più interessanti compositori contemporanei ungheresi.
commento di giovenostaAttraverso il genere (l'attesa western, la claustrofobia hitchcockiana), il racconto di come l'avidità prima uccide l'anima e poi le persone.
leggi la recensione completa di catcarloI demoni del passato che torna e del rimorso. Bellissimo. Per fortuna che avevo visto la recensione di FilmTV, sennò non ci avrei capito niente.
commento di ottobyteDue ore o poco più di un giorno d'agosto del 1945, la guerra è finita da poco e in un paese dell'Ungheria si teme che tornino gli ebrei. Splendido film di Ferenc Török (splendibo bianco e nero). Se potete vedetelo, è di sicuro uno dei migliori film degli ultimi anni.
leggi la recensione completa di cherubinoUn after day insolito, gelido, che annienta e copre d'acqua e fuoco ciò che resta
leggi la recensione completa di yume