Regia di Philippe Van Leeuw vedi scheda film
Vogliamo parlare di sti drama apolitici?
Sono sinceramente stanco di questi melodrammi. Si basano su una guerra, una guerra complessa, sfaccettata e tremenda.
Una guerra dei nostri giorni. E allora dobbiamo stare male perché la guerra c'é e noi non facciamo nulla.
In realtà penso che questo tipo di film, che hanno ben poco di politico, che hanno paura di dare un'opinione o schierarsi, riducano la preoccupazione e il bisogno di attivarsi socialmente per la causa in quanto si risolvono solamente all'interno della sfera emotiva e dunque neutrale, apolitica, che riguarda tutti, universale e quindi impossibile da soluzionare.
Melodrammi che si approfittano della vicenda, struprano la guerra per un godimento perverso e esorcizzano il senso del dovere, il senso di colpa. Avete pareri a riguardo?
A parte questo, Insyriated non mi è dispiaciuto: il terrore esterno, imprevisto e onnipresente; le dinamiche all'interno della casa-prigione; la macchina da presa come coinquilino che segue le vicende da vicino, vicinissimo; piccoli momenti di tenerezza e divertimento; segreti e amori fuori luogo...
Bella la sequenza iniziale, ad alto impatto, della quale è meglio non parlare!
Fa molto male invece la sequenza dello stupro vissuta da dietro una porta...
SI, è un buon film teso e drammatico.
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