Regia di Eduardo Casanova vedi scheda film
Il film incrocia le vicende di varie mostruosità fisiche, o psichiche (chi riesce ad amare solo le deformità) o morali (la pedofilia); gli eventi e le situazioni inevitabilmente suscitano inquietudine o disgusto. Il fine dovrebbe essere dimostrare che ciascuno potrebbe o dovrebbe essere in grado di trovare il proprio ruolo, la propria posizione nel mondo e nella vita, se per primo lui, e poi il mondo attorno a lui, ne accettano la mostruosità.
Ma se questo è giusto per le mostruosità fisiche, occorre che lo sia anche per le aberrazioni psichiche e morali?
Fare colpo col mostruoso è semplice: difficile non riuscirci, i pugni fanno male, è troppo facile.
Tuttavia, dal punto di vista strettamente registico, non si può non sottolineare il talento; certo, mi piacerà vedere Casanova in grado di produrre altrettanta emozione in positivo, attraverso valori costruttivi e magari edificanti.
Un plauso invece incondizionato agli attori, capaci di trasmettere con naturalezza contraddizioni esistenziali insanabili.
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