Regia di Eduardo Casanova vedi scheda film
Pielles(pelle) – La Recessione.
Quando si parla di film grotteschi al limite del surreale è in Spagna che bisogna andare a pescare. Chi conosce i signori Pedro Almodóvar e Álex de la Iglesia sa che questa affermazione non ha bisogno di nessuna spiegazione e a questi registi spagnoli amanti del surreale da oggi bisogna aggiungere il giovanissimo Eduardo Casanova, un ragazzo del '91 che, dopo aver partecipato come attore in alcune pellicole spagnole, con Pielles esordisce dietro la macchina da presa. Ma veniamo a questa sua prima pellicola. Da sempre i fenomeni da baraccone o freak show hanno attirato spettatori in tutte le fiere di paese; con l'avvento della televisione ci possiamo godere gli errori della natura che prima era segregati negli angoli delle fiere direttamente sul nostro schermo con programmi su ciccioni morenti, bambine con due teste, testicoli enormi e chi più ne ha più ne metta, perché le sfighe del prossimo interessano sempre a tutti. Ovviamente ora i lettori medi per sentirsi la coscienza a posto penseranno che “loro” non sono quel tipo di persone che se la ridono o vengono intrattenute con le sfighe degli altri; viene da chiedersi come mai questi programmi continuino ad andare in onda, visto che nessuno di “loro” li guarda mai. Credo che sia un po' con l'intento di denuncia e un po' con l'amore verso lo strambo che il giovane Eduardo Casanova si sia approcciato alla sceneggiatura ed alla regia di questo film. La pellicola ci porta nella vita di alcune schifezze della società e fenomeni da baraccone. Vediamo quindi la storia della donna con la bocca al posto del culo (e viceversa), della prostituta senza occhi, della donna con l'elefantiasi, del ragazzo che rifiuta le gambe come proprie. Tutte le storie di questi personaggi si intrecciano in un susseguirsi di situazioni che definire al limite del surreale è l'affermazione più pacata che si possa fare. Vediamo la triste storia della donna dalla bocca di culo amata dalla sua famiglia e schifata dalla gente comune che si intreccia con la vita di un lurida cicciona che ha sperperato tutti i suoi soldi per masturbare una prostituta senza occhi mentre la donna con l'elefantiasi è corteggiata da uno sfigato con la perversione per le donne brutte. Una miseria umana che ci gustiamo minuto per minuto, il tutto dipinto di viola, colore protagonista di tutte le scene sia nei costumi che negli sfondi come se il regista lo volesse usare da contrasto a quello che vediamo. Provate a mettere un assorbente usato in un piatto violetto e forse capirete cosa intendo. In conclusione Pielles è una oscenità d'autore che manterrà altissima la vostra attenzione e che vi stupirà, vi schiferà, riuscendo a mostrare il lato triste ma veritiero della vita di un portatore di handicap, estremizzando tutto senza ma annoiare lo spettatore, una pellicola che vi farà staccare gli occhi dallo schermo solo per salutare ribrezzo perchè un pochino i fenomeni da baraccone interessano a tutti e questo film dimostra che fanno ancora audience.
per insulti anche non costruttivi.
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