Nella campagna vicina a New York, verso la metà dell'Ottocento, vive il ricco discendente di una famiglia olandese. Con i suoi contadini si comporta da schiavista e il suo massimo desiderio è avere un figlio per continuare la stirpe. Ma la moglie non può averne e lui se ne libera avvelenandola. Si risposa, ma il figlio tanto desiderato muore dopo il parto, mentre la sua fortuna economica comincia a declinare.
Note
Bel dramma romantico interpretato da un ottimo Vincent Price, cui ben si adattano i ruoli da psicopatico esaltato.
Non è infrequente trovare sul web meme che mettono a confronto "aspettativa" e "realtà". L'opera prima di Mankiewicz, Dragonwyck, si potrebbe tranquillamente inserire sotto tali insegne, visto che si impernia interamente sull'equivoco che nasce tra la non conoscenza di una cosa e la successiva, rivelatrice, esperienza. Miranda (interpretata dalla sempre incantevole Gene… leggi tutto
A me è parso molto più debole di altri film del regista, ma è la prima volta che lo vedo (né si deve dimenticare che è il suo primo film; ma prodotto da Lubitsch, che dovrebbe da solo garantire un buon livello). C'è già il fascino della parola e l'inganno nascosto nelle più seducenti apparenze, nell'illusione di poter vivere il proprio… leggi tutto
L’esordio di Mankiewicz introduce caratteri e stimoli mediante l’uso della messinscena; con la sensibilità del chiaroscuro, l’incidenza della penombra attanagliata dalle sue infinite e polverose variazioni e, nondimeno, attraverso l’impianto architettonico che è un vero e proprio mostro leviatano. Psicologicamente scrupoloso e con un romanticismo di vibrante…
Il castello di Dragonwyck U.S.A. 1946 - la trama: Nella campagna vicina a New York nel 1846 , vive il ricco discendente di una famiglia olandese Nicholas Van Ryn. Con i suoi contadini si comporta da padrone duro, un vero despota,ma il suo desiderio nascosto è avere un figlio maschio per continuare la stirpe. Purtroppo la moglie Katrine non può averne e lui se ne libera…
Non è infrequente trovare sul web meme che mettono a confronto "aspettativa" e "realtà". L'opera prima di Mankiewicz, Dragonwyck, si potrebbe tranquillamente inserire sotto tali insegne, visto che si impernia interamente sull'equivoco che nasce tra la non conoscenza di una cosa e la successiva, rivelatrice, esperienza. Miranda (interpretata dalla sempre incantevole Gene…
"...E dopo, quando abbiamo fatto un secondo film e un terzo sapevamo bene che non ci sono solo i problemi sociali. Abbiamo anche alcuni problemi ontologici e ora credo che un bell'ammasso di merda sia in arrivo dal…
Un gran bel melo' anni quaranta con una splendida Tierney e un convincente Vincent Price:Sono quelle pellicole quasi perdute che si spera resistano nel tempo e non scompaiano.Sono trame che vivi,che ti entrano dentro,che dimentichi l'orologio tanto appassionano.
VOTO 7+ LUCIDO Melodramma gotico (cit. Mereghetti) che funziona, con ottime sequenze e un finale allucinante. Però anche se sempre lucido (bisogna dirlo), Mankiewicz cade un po' nel noioso in alcune scene d'interno, ma è roba da poco visto che il ritmo è buono, avendo anche a disposizione attori d'alto calibro (Price ruba la scena a tutti). La Tierney bella come sempre…
Bel vecchio film che inizia come una storia d’amore, poi calata nelle atmosfere gotiche del "ghost". Scenari notturni con un’insolita ambientazione nel nord-est americano del primo Ottocento. Il tema dei problemi sociali che interessano la neonata nazione - ossia l’abolizione dell’aristocrazia in nome della libertà - è un fondale che gira intorno al tema principale legato alla…
A me è parso molto più debole di altri film del regista, ma è la prima volta che lo vedo (né si deve dimenticare che è il suo primo film; ma prodotto da Lubitsch, che dovrebbe da solo garantire un buon livello). C'è già il fascino della parola e l'inganno nascosto nelle più seducenti apparenze, nell'illusione di poter vivere il proprio…
Produttore,sceneggiatore,regista,il suo cinema essenzialmete di parola,quasi teatrale,capace di valorizzare qualunque testo dai drammi alle commedie,ai film in costume.Si cimento' anche col musical,riuscendo a "far…
Le inquientanti regioni dell'inconscio,il territorio oscuro della mente,lo spazio del sogno e dell'incubo:i temi che Mankiewicz affronta (anche indirettamente) nel suo film d'esordio si proiettanto davanti allo spettatore in visioni cupe,in eclatanti contrasti chiaroscurali e in scenografie d'impatto espressionista.Un film testimone di un'estremo quanto romantico "viaggio" d'amore,un capolavoro…
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Commenti (4) vedi tutti
Classici senza tempo.....da non perdere...per nessuna ragione al mondo!!
leggi la recensione completa di ezioVincent Price e Gene Tierney magnifici in questo maestoso noir gotico “perfetto”.
leggi la recensione completa di claudio1959Eccellente esordio per Mankiewicz alla regia, coronato dalle interpretazioni importanti della Tierney e di Price.
leggi la recensione completa di giansnow89E' uno di quei film la cui atmosfera ti avvolge dalla prima all'ultima scena e ti fa quasi sentire parte di esso
commento di Utente rimosso (fata dei cristal