Trama
Julien è costantemente in viaggio per lavoro e la sua continua assenza da casa ha finito per rovinare il suo matrimonio. Durante una sosta in Francia, riceve un messaggio dalla turbata ex moglie: Mathys, il loro figlio di sette anni, è scomparso. Julien inizia allora a mettersi sulle tracce del piccolo, disposto a tutto pur di ritrovarlo.
Approfondimento
MIO FIGLIO: IMPARARE A ESSERE PADRE
Diretto da Christian Carion e sceneggiato dallo stesso con Laure Irrmann, Mio figlio racconta la storia di Julien, un uomo che è sempre in viaggio per lavoro e la cui assenza da casa ha mandato in frantumi il suo matrimonio. Mentre si trova in Francia, Julien riceve un'inquietante chiamata della sua ex moglie che lo avvisa del fatto che Mathys, il loro bambino di sette anni, è scomparso. Julien decide allora di mettersi sulle sue tracce, mostrandosi pronto a percorrere anche il più oscuro dei sentieri pur di salvare il piccolo.
Con la direzione della fotografia di Eric Dumont, le scenografie di Guillaume Watrinet, i costumi di Sarah Topalian e le musiche di Laurent Perez Del Mar, Mio figlio è stato girato in soli sei giorni ed è un teso thriller ambientato tra i paesaggi innevati del Vercorso. Tra gelate e raggelanti atmosfere, Mio figlio è il ritratto di un uomo fuori controllo, di un padre spinto ai limiti estremi della violenza. A raccontare meglio il progetto sono le parole dello stesso regista: "Mio figlio è un vecchio progetto scritto nel lontano 2002. Allora non ero ancora pronto a cimentarmi con il soggetto incentrato su un bambino scomparso. Con lo scorrere degli anni, sono diventato papà e l'idea è ritornata in mente parlandone con Guillaume Canet, attore con cui volevo tornare a lavorare per la terza volta. Gli ho raccontato del meccanismo ed era entusiasta dell'idea. Gli ho detto: «Guillaume, voglio seguire una semplice idea fino alla fine. Il tuo personaggio è un uomo assente che è sempre in viaggio. Torna a casa e scopre delle cose che non sapeva. Immaginiamo una situazione nella quale tu come attore scopriresti gradualmente la verità senza conoscere la sceneggiatura. Saresti disposto a rischiare?». Ne abbiamo discusso e abbiamo deciso che non volevamo solo un protagonista che non conoscesse la sceneggiatura, ma anche una ripresa in tempo reale o quasi. Affidare tutto al momento.
Mio figlio è il viaggio di un uomo che si perde da qualche parte lungo la strada, che è vittima della paranoia e che è sopraffatto dalla colpa dovuta alla sua assenza - colpa che lo fa impazzire - e finisce con l'agire in maniera irrazionale. Ciò non vuol dire che si faccia apologia di chi si fa giustizia da sé. Spero che si possa comprendere Julien anche senza dover accettare ciò che fa".
Il cast
A dirigere Mio figlio è il regista e sceneggiatore francese Christian Carion. Nato nel 1963 da una famiglia di agricoltori, Carion si appassiona al mondo del cinema sin da bambino e, dopo aver maturato molta esperienza da autodidatta nel mondo del cortometraggio, nel 2000 esordisce dirigendo Una rondine fa… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Un film francese del 2017 (titolo originale “Mon Garçon”) diretto da Christian Carion, girato in soli 6 giorni sulle Alpi francesi, con una sceneggiatura pressoché inesistente ed una trama che, si dice, fosse nota solo agli altri attori ma non al protagonista (Guillame Canet). Un esperimento cinematografico che possiamo dire riuscito.
leggi la recensione completa di massimo45Una famiglia è una famiglia
leggi la recensione completa di emilIl film non è male, ma lo svaluta molto la scelta di avere come "orchi" degli stranieri che agiscono non si sa per chi e per cosa. Indagare più in profondità le persone e le loro relazioni in un piccolo paese ne avrebbe invece accresciuto il valore. Sufficiente.
leggi la recensione completa di OssIl Film non e' affatto male ma lo strano finale non l'ho capito : perche' la Polizia porta probabilmente in Carcere anche il Padre ??!! voto.7.
commento di chribio1