Regia di Thomas Lilti vedi scheda film
Nell’attesa che il Lilti arrivi a grattare il fondo del barile, possiamo goderci questo buddy-movie, un dramedy con momenti prossimi al musical e qualche trovata intensa e originale, come quella che fa riferimento al funzionamento della valvola mitralica, elevata a metafora di un batticuore che non si traduce mai in azione.
Il primo anno da matricole all'università, dove c'è il numero chiuso e quelli che vogliono laurearsi in odontoiatria o in veterinaria sono davvero pochi. Tra i tanti che aspirano a questa selezione darwiniana per la sopravvivenza all'università ci sono due amici: Antoine (Lacoste) - che ce la mette tutta ma fatica a ottenere risultati - e Benjamin (Lebghil), figlio di un chirurgo di fama col quale ha un rapporto difficile. Il film è il racconto della loro amicizia, filtrata attraverso il prisma della loro esperienza da matricole.
Chiunque conosca Thomas Lilti, sa che egli è anche un medico e che tutti i suoi film ruotano intorno a questa professione. Nell'attesa che il quarantenne regista transalpino arrivi a grattare il fondo del barile (avendo già trattato i temi della formazione, della malattia, dei contrasti in ambito professionale), possiamo goderci questo buddy-movie sul quale si allunga l'ombra di un rapporto omosessuale, un dramedy con momenti prossimi al musical e qualche trovata intensa e originale, come quella che fa riferimento al funzionamento della valvola mitralica, elevata a metafora di un batticuore che non si traduce mai in azione.
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