Trama
Antoine sta per ricominciare - per la terza volta - il suo primo anno alla facoltà di medicina. Benjamin, appena uscito dal liceo, sta invece per fare il suo primo tentativo, realizzando ben presto che tentare di diventare medico non sia esattamente una passeggiata. In un ambiente altamente competitivo, con notti da dedicare allo studio più duro piuttosto che alle feste, le due matricole dovranno adattarsi e trovare una via di mezzo tra la disperazione per il presente e la speranza per il futuro.
Approfondimento
IL PRIMO ANNO: SOGNI, ASPIRAZIONI E SISTEMA UNIVERSITARIO
Diretto e sceneggiato da Thomas Lilti, Il primo anno racconta la storia di Antoine e Benjamin, due ragazzi che studiano medicina. Antoine è al suo primo anno di facoltà per la terza volta mentre Benjamin, appena uscito dalle scuole superiori, è una matricola a cui non occorre molto tempo prima di capire che l'università non sarà una passeggiata. In un ambiente altamente competitivo, con le giornate segnate dai corsi da seguire e le sere passate a ripassare piuttosto che a far festa, entrambi dovranno lavorare sodo e trovare il giusto equilibrio tra le prove a cui li sottopone il presente e le speranze che ripongono nel futuro.
Con la direzione della fotografia di Nicholas Gaurin, le scenografie di Philippe van Herwijnen, i costumi di Dorothée Guiraud e le musiche di Alexandre Lier, Sylvain Ohrel e Nicolas Weil, Il primo anno viene così presentato dal regista: "Dopo Ippocrate e Il medico di campagna, torno a parlare di medicina occupandomi di due studenti al primo anno. La nascita di un film è sempre qualcosa di speciale. Da tempo, coltivavo il desiderio di fare un film sull'università e sull'energia che gli studenti riversano sullo studio. Volevo che fosse qualcosa di molto cinematografico dal titolo Panthéon-Sorbonne. Era ovviamente qualcosa di ambizioso e per niente incentrato sulla medicina. Durante le presentazioni di Il medico di campagna, una domanda si rincorreva spesso: come mai non esistono più i medici di campagna? Mi sono dato allora una risposta: la risposta non era da ricercare tra i giovani medici che non aspirano a quella posizione ma nel sistema che li forma. E all'improvviso mi è balenata l'idea di ambientare il mio film universitario alla facoltà di Medicina, un ambiente che per via della mia esperienza personale conosco molto bene."
"Contrariamente ai miei due precedenti film - ha proseguito Lilti - non mi sono concentrato sull'esercizio della professione di medico. Mi interessava maggiormente raccontare il modo in cui il sistema universitario non fa molto per aiutare e valorizzare i giovani. Volevo raccontare la violenza e il calvario che ambienti così competitivi determinano. La medicina, dunque, non è un pretesto ma piuttosto un "contesto", una porta che dovrebbe consentire agli spettatori di comprendere rapidamente lo scopo dei personaggi costretti, appena usciti dalle superiori, a entrare in competizione, a essere classificati e a venir contrapposti. Tale sistema funziona per davvero? Questa è l'unica domanda a cui, seppur con toni da commedia, volevo rispondere".
Il cast
A dirigere Il primo anno è Thomas Lilti, regista e sceneggiatore francese. Nato nel 1976, Lilti ha un percorso atipico alle spalle: pur da sempre appassionato di cinema, a diciassette anni dopo il diploma alle superiori ha deciso di intraprendere gli studi di Medicina, laureandosi regolarmente. Ha però iniziato… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
Nell’attesa che il Lilti arrivi a grattare il fondo del barile, possiamo goderci questo buddy-movie, un dramedy con momenti prossimi al musical e qualche trovata intensa e originale, come quella che fa riferimento al funzionamento della valvola mitralica, elevata a metafora di un batticuore che non si traduce mai in azione.
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