Regia di Ruben Östlund vedi scheda film
The Square di Ruben Ostlund vinse la palma d’oro a Cannes.
Lo stesso regista che ha vinto la palma d’oro quest’anno con Triangle of Sadness, siamo sempre nell’ambito del cinema scandinavo
The Square è un film che analizza e critica il mondo dell’arte moderna, delle installazioni a volte eccessive. Ma va anche a evidenziare il comportamento delle persone che con apatia restano a guardare, spesso senza comprendere cosa accade loto interno.
Il regista, molto bravo, confeziona una pellicola dal ritmo scandinavo e dalla scenografia scarna come spesso siamo abituati a vedere nei film di quelle regioni.
Buona interpretazione di tutto il cast senza eccessi o grandi picchi ma tutto nella media.
La fotografia decisamente elevata ma, forse non usata al meglio.
Il film fa molto riflettere e, nonostante la durata piuttosto importante, non stufa per niente e si fa scoprire piano piano in tutte le sue sfaccettature.
Ruben Ostlund confeziona un film che fatica un po’ troppo nel ritmo, ma che ha alcune scene spettacolari, come quella della performane di un pseudo artista russo che impersona una scimmia durante una cena di gala, superando il limite della decenza e della non violenza. Quella scimmia che siamo tutti noi quando per “moda” o per atteggiarsi a “persone che sanno” seguiamo le mode o le idee di chi ci fa sentire parte di una massa globalizzata verso il nulla.
E’ un viaggio molto complesso da seguire, ma molto bello, una ricerca della bellezza della semplicità delle cose e della vita. Perché complicarsela? Solo per dimostrare al mondo di essere migliori e più fighi.
Essere semplici non vuole dire per forza essere invisibili e non valere niente, ma piuttosto essere noi stessi in tutto e per tutto, facendo al meglio ciò che amiamo, perché lo amiamo e non per voglia di essere superiori e saperne più di tutti.
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