Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Accettabile il primo episodio, con Montesano vetturino che aspira ad incontrare il papa (un credibile Leroy); il segmento celentaniano è insopportabile: infarcito di noiosi balletti e siparietti paesani che non facevano ridere neppure ai tempi di Peppone e Don Camillo. Il film si trascina stancamente verso una fine lungamente agognata (dallo spettatore).
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