Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Grande successo al bottegino,e prima volta assieme sul manifesto di Celentano e Montesano.Che poi non vuol dire prima volta assieme in un film davvero:"Qua la mano" è diviso in due episodi lunghi piu'o meno un'ora ciascuno,che hanno al,limite come unica attinenza una figura clericale.Nell'episodio romano con Montesano,vetturino con la passione delle scommesse,si gioca tutto con un rivale promettendo di affacciarsi in San Pietro con il Papa:divertimento a fasi intermittenti,Montesano fa un psuo personaggio tipico,Philippe Leroy con garbo e moderata ironia è un Papa misuratissimo.Nell'episodio con Celentano,quest'ultimo vola piu'basso,impersonando un prete di campagna che ha una passione irrefrenabile per ballare il rock'n'roll,nascondendo un megaimpianto stereo in un'armadio.Rifacendosi un po'a "Don Camillo" per il rapporto affettuoso e burrascoso con il sindaco "rosso" Renzo Montagnani e un po' ad "Amici miei" per le burle che il prete e gli amici del paese si fanno,forse questo secondo segmento ottiene qualche risata in piu'.Ma non troppe.
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