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L'atelier

Regia di Laurent Cantet vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su L'atelier

di alan smithee
8 stelle

Marina Foïs

L'atelier (2017): Marina Foïs

CANNES 70 - UN CERTAIN REGARD 

Olivia è una nota scrittrice e critica letteraria che, in vacanza a La Ciotat nel sud della Francia durante l'estate, decide di organizzare un corso di scrittura aperto a studenti o giovani desiderosi di imparare ad apprendere o perfezionare la propria tecnica di scrittura, o semplicemente anche per riempire in proprio c.v. di esperienze formative alternative.

Scopo del corso è riuscire a completare la stesura di in romanzo thriller, per poi pubblicarlo come lavoro di gruppo.

Marina Foïs, Matthieu Lucci

L'atelier (2017): Marina Foïs, Matthieu Lucci

Matthieu Lucci, Marina Foïs

L'atelier (2017): Matthieu Lucci, Marina Foïs

Le sedute iniziali, utili anche a conoscersi reciprocamente, servono a stabilire regole, dinamiche, ambientazioni e caratteristiche di cio che si vorrà arrivare a comporre.

E proprio per questo dai dibattiti emergeranno diversità di pensiero e di attitudini, in grado a volte di accendere discussioni anche animate che troveranno nella saggia e assennata docente, un fulcro necessario per risolvere i principali contrasti.

Ma in quel gruppo eterogeneo di giovani, è il cupo e fosco, impenetrabile Antoine a stuzzicare la curiosità della docente, che arriverà ad inoltrarsi ben oltre il limite di sicurezza ed incolumità personale nel affrontare aspetti contraddittori della psiche e del comportamento del contraddittorio e problematico ragazzo.

Matthieu Lucci, Marina Foïs

L'atelier (2017): Matthieu Lucci, Marina Foïs

Cantet è un maestro ineguagliato nel giostrarsi e svincolarsi abilmente nell'approccio didattico verso ogni tipo di apprendimento. Qui si parla di scrittura, di come organizzarla, ma si affrontano anche tematiche ed introspezioni personali che trasformano la preparazione di un thriller letterario di gruppo, in un vero giallo cinematografico impegnato a sondare turbe caratteriali che necessitano di una guida saggia ed appropriata per ricondurre alla ragione colui che ne risulta succube e dipendente.

Un thriller ideologico approcciato nella didattica della sua genesi, ed un film appassionante ed intelligente che avrebbe ben figurato tra i migliori del Concorso nei cui ranghi invece, incredibilmente e forse vergognosamente, non è stato annesso.

Splendida Marina Fois, solare ed intelligente tassello insostituibile per riuscire a regolare impeti creativi a volte notevoli, così come caratteri difficili da gestire per l'intolleranza scanzonata e caratteriale che spesso sintetizza una gioventu' ribelle per istinto di difesa anche per semplice approccio.

Un gran film, degno dell'autore magnifico e assai intelligente, profondo ed intimo de La Classe.

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