Regia di Laurent Cantet vedi scheda film
A dirigere L'atelier è il regista e sceneggiatore Laurent Cantet, premiato con la Palma d'oro a Cannes nel 2008 per La classe. Nato nel 1961, Cantet nel 1984 entra come studente all'IDHEC, l'istituto per gli studi cinematografici, dove ha modo di stringere amicizia con futuri registi come Dominik Moll, Vincent Dietschy e Gilles Marchard (che lo vorrà come capo operatore nel suo primo cortometraggio). Dopo varie esperienze nel mondo dei documentari e della televisione, nel 1999 Cantet firma il suo primo lungometraggio, Risorse umane, a cui faranno seguito negli anni titoli come Verso il sud, Foxfire e Ritorno a L'Avana.
Protagonista di L'atelier nei panni del giovane Antoine è l'esordiente Mathieu Lucci. "Ho sempre amato concedere spazio a volti sconosciuti e giovani attori. Mathieu Lucci è davvero incredibile. Un giorno sul set mi ha detto quanto odiasse il personaggio di Antoine e quanto si dispiacesse per il suo modo di agire. Nonostante ciò, è stato sempre pronto a rispondere ai miei comandi e a mettere in scena anche le cose più difficili che potessi chiedergli, come ad esempio l'attacco razzista di Antoine nei confronti di Malika", ricorda il regista.
Olivia, la scrittrice che tiene il laboratorio, ha invece il volto della più nota Marina Foïs, apprezzata interprete di opere come Polisse o Pericle il nero. "In un primo momento, pensavo a un'attrice straniera per la parte. Ho dovuto poi abbandonare l'idea perché avevo bisogno di qualcuno che padroneggiasse bene la lingua per tenere testa alla verve giovanile. La mia scelta è subito caduta su Marina, che rimane l'unica attrice professionista del cast", sottolinea Cantet.