Sam è un aborigeno di mezza età che lavora per conto del caritatevole predicatore Fred Smith. Harry March, appena rientrato dal fronte ovest, riceve l'incarico di occuparsi della locale stazione, che necessità di riparazioni. Sam, con la moglie e la nipote, viene mandato a dargli una mano ma ben presto Harry si mostra un uomo dal temperamento instabile. Nel tentativo di proteggere la sua stessa vita durante uno scontro a fuoco, Sam uccide Harry, diventando così un criminale ricercato in ogni dove per aver ucciso un uomo bianco.
Un buon film filo-western ambientato in Australia dove gli indiani erano i nativi.....sempre perseguitati e violentati,da vedere anche se ogni tanto perde un po' il filo...
un ritmo anche solo un pochino più asciutto avrebbe snellito questo film dalla sua ridondante oleograficità, e lo avrebbe reso più teso ed efficace. inesorabile, nel bene e nel male.
Sweet Country: attualissimo.
Nelle sfasature di tempo, pensiero-azione, nei flashback e forward muti, come nello sfondo dei bellissimi paesaggi risente molto della lezione di Malick.
"Sweet Country" narra una storia di razzismo e violenza nei territori inospitali del Nord dell'Australia per ricordarci quanto fosse comune per la popolazione bianca e anglofona trattare gli aborigeni come bestiame. Ambientato negli anni '20, si sentono gli echi lontanti della Grande Guerra, il racconto intreccia le personali vicissitudini di Sam e del giovanissimo Philomac,… leggi tutto
Venezia 74 – Concorso ufficiale.
Storicamente, la convivenza tra culture differenti, tanto più se agli antipodi per sviluppo e tradizioni, ha sempre presentato delle problematiche. Laddove è in vigore la legge del più forte, anche la giustizia, sempre che sia possibilitata a operare, non può garantire la tutela una volta usciti da un tribunale. A volte questa… leggi tutto
"Sweet Country" narra una storia di razzismo e violenza nei territori inospitali del Nord dell'Australia per ricordarci quanto fosse comune per la popolazione bianca e anglofona trattare gli aborigeni come bestiame. Ambientato negli anni '20, si sentono gli echi lontanti della Grande Guerra, il racconto intreccia le personali vicissitudini di Sam e del giovanissimo Philomac,…
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VENEZIA 74 - CONCORSO
Alla fine degli anni '20 troviamo Sam, un aborigeno che vive pacificamente con la moglie e una figliastra presso la fattoria di un pastore di anime, oltre che di greggi, pacifico e umano - quest'ultimo - in un mondo, quello dell'Australia dei coloni, ostile e prevaricatore nei confronti dei nativi, sottomessi e schiavizzati.
Quando il padrone presta Sam e famiglia per…
Venezia 74 – Concorso ufficiale.
Storicamente, la convivenza tra culture differenti, tanto più se agli antipodi per sviluppo e tradizioni, ha sempre presentato delle problematiche. Laddove è in vigore la legge del più forte, anche la giustizia, sempre che sia possibilitata a operare, non può garantire la tutela una volta usciti da un tribunale. A volte questa…
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Commenti (5) vedi tutti
Un buon film filo-western ambientato in Australia dove gli indiani erano i nativi.....sempre perseguitati e violentati,da vedere anche se ogni tanto perde un po' il filo...
commento di ezioPoco fluido e colmo di flashback che confondono.
commento di gruvierazUn bel film rovinato da un doppiaggio scadente.6
commento di interista75un ritmo anche solo un pochino più asciutto avrebbe snellito questo film dalla sua ridondante oleograficità, e lo avrebbe reso più teso ed efficace. inesorabile, nel bene e nel male.
commento di giovenostaSweet Country: attualissimo. Nelle sfasature di tempo, pensiero-azione, nei flashback e forward muti, come nello sfondo dei bellissimi paesaggi risente molto della lezione di Malick.
commento di Marsil_Claritz