Regia di Umberto Marino vedi scheda film
Le vicissitudini sentimentali di una doppiatrice romana trentenne di sinistra da poco diventata madre (Buy) e della "tata" filippina di sua figlia (Ricasa, che ha scritto la sceneggiatura col regista e che nella vita è la sua domestica). La prima viene tradita dal marito (Massimo Ghini) con la sua migliore amica. La seconda trova in un idraulico del paesino di Caprarola (Raoul Bova) un compagno ideale, ma i due giovani vengono osteggiati dalle rispettive madri, per motivi di razzismo e di classe. Nel finale - che è un riconoscimento a Chaplin - tra canzoni di Baglioni e telenovelas, l'amore trionfa.
Dopo ripetuti successi teatrali, Marino - qui all'esordio dietro la macchina da presa - porta al cinema un copione (il soggetto è suo e di Elisabetta Zincone) tinto di rosa e non privo di sfumature delicate, trovate originali, interpreti simpatici che conferiscono alla pellicola una grazia inusitata. La Cucinotta è una delle protagoniste della telenovela doppiata da Margherita Buy.
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