Un sabato sera, un appartamento della periferia milanese. Qui vive una giovane donna, operaia in una fabbrica di calze, con il figlioletto di nome Maicol. Come ogni sabato la ragazza si prepara per uscire e andare a ballare in discoteca ma, questa volta, per una serie di contrattempi non riesce a trovare qualcuno che badi al piccolo. Decide allora di portarlo con sé, ma lo dimentica sulla metropolitana. Il bambino rimane così tutta la sera sul treno che attraversa la città. Brenta è un allievo di Olmi, e si sente nell'attenzione ai dettagli e ai silenzi. Il film, uscito in un momento di depression del cinema italiano, colpì molto la critica per lo sguardo sulle atmosfere metropolitane.
Una piccola, piacevole sorpresa questa pellicola dell'88 che per certi versi ricorda il primo Olmi e che, nella sua essenzialità, regala comunque più di uno spunto di riflessione
Milano, fine anni '80. Anita, una giovane madre single, nei momenti in cui è libera dal lavoro in una piccola manifattura e dalle inevitabili faccende domestiche, cerca un po' di svago nei locali o tenta di rafforzare legami con qualcuno a cui tiene; ma nulla è facile, anche perchè è contemporaneamente costretta a badare al figlioletto Maicol. Una sera, il bambino… leggi tutto
Film minimalista con tocchi poetici alla Piavoli e con una strutturazione che ricorda i primi lavori di Olmi, "Maicol" è una di quelle piacevoli sorprese in cui capita di imbattersi di tanto in tanto. La storia è incentrata su una vicenda a suo modo essenziale: un bambino di 5 anni rimane solo sulla metropolitana mentre la madre, colpevolmente distratta, non trova neanche il tempo…
Milano, fine anni '80. Anita, una giovane madre single, nei momenti in cui è libera dal lavoro in una piccola manifattura e dalle inevitabili faccende domestiche, cerca un po' di svago nei locali o tenta di rafforzare legami con qualcuno a cui tiene; ma nulla è facile, anche perchè è contemporaneamente costretta a badare al figlioletto Maicol. Una sera, il bambino…
La storia triste e tenerissima storia del viaggio notturno del piccolo Maicol in metropolitana attraverso una Milano addormentata e deserta come la sua vita affettiva, con una madre troppo giovane ancora alle prese con i propri problemi sentimentali.
Un film tenue e delicato, come il fragile carattere del piccolo protagonista (Simone Tessarolo). Il veneziano Mario Brenta…
E' un piccolo film, girato con pochi mezzi, ma di sicuro valore. Il regista riesce a ritrarre dei credibili personaggi (mamma e figlio, ma anche fidanzato) nella Milano del 1988, che forse non così diversa da quella di oggi.
Della mamma viene fatta vedere la tremenda solitudine che l'affligge, e la precarietà dei pochi rapporti umani che pratica. Su tutti l'uomo con cui sta: un…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Vita di periferia nella Milano (per alcuni da bere, per altri invece da sudare per arrivare integri a fine mese) di fine anni ’80.
Una giovane operaia single vive in un anonimo appartamento all'interno di un complesso immobiliare vasto e popoloso, con il suo bimbo piccolo a carico, di nome Maicol (si, scritto proprio come si pronuncia, come era ed a volte è ancora prassi -…
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Una piccola, piacevole sorpresa questa pellicola dell'88 che per certi versi ricorda il primo Olmi e che, nella sua essenzialità, regala comunque più di uno spunto di riflessione
leggi la recensione completa di galavernaIl viaggio di un bambino nella notte milanese...
leggi la recensione completa di Roberto T.Una donna sola col proprio figlio si dibatte in una vita grama. Per inseguire le sue illusioni, combina un guaio,
leggi la recensione completa di Baliverna