Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Un film che nella prima parte oscilla tra documentario e ricostruzione e poi, via via che entra nel cuore della vicenda, si fa drammatico e concitato come gli avvenimenti di una delle pagine più buie nella storia americana
La rivolta nel ghetto nero di Detroit del 1967, e la conseguente brutale repressione della polizia, sono la base di questo film del 2017 che oscilla all'inizio tra documentario (con filmati dell'epoca) ed una ricostruzione abbbastanza fedele di quei drammatici giorni, fino a sfociare nel cuore vero del film, il resoconto delle violenze perpetrate dalla polizia in un motel dove alcuni neri si erano asserragliati. Qui il racconto si fa drammatico e concitato (a volte forse fin troppo) e gli eventi si susseguono con una decisa perdita, da parte delle forze dell'ordine, di ogni ragionevole logica (difficile che la memoria non vada anche alla scuola Diaz di Genova, giusto per citare il caso a noi più vicino). E rimane drammatica e concitata anche nelle fasi della ricerca dei colpevoli, nelle coperture della polizia, nella creazione di capi espiatori. Ne risulterà l'eco di una vicenda che ha fatto storia e che nella storia americana è entrata di prepotenza.
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