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Castaway, la ragazza Venerdì

Regia di Nicolas Roeg vedi scheda film

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La recensione su Castaway, la ragazza Venerdì

di alan smithee
6 stelle

"Scrittore cerca moglie per un anno su un'isola": questo l'annuncio che fa incontrare uno scrittore con una bella ragazza, pronta a lasciare tutto per vivere con lui in un'isola tropicale disabitata:.I pro e contro di una convivenza forzata tra una natura a volte benigna, a volte spietata. Roeg tenta di sedurci con paesaggi, bei corpi e poco altro.

Naufraghi si, ma per scelta: dal libro-testimonianza scritto  da Lucy Irvine, e tratto dalla propria esperienza personale dopo aver risposto ad un annuncio pubblicato dallo scrittore Gerald Kingsland, Nicholas Roeg ha tratto un film bizzarro ed erotico certamente curioso e singolare.

Uno scrittore (Oliver Reed) mette un annuncio in cui cerca una giovane e bella donna con cui trascorrere un anno in un'isola sperduta tra l'Australia e la Nuova Guinea. 

Tra le donne che abboccano, egli sceglie la bellissima bionda Lucy (una sfavillante Amanda Donohoe, molto svestita ed incandescente): sarà costretto a sposarla, per via di una burocrazia inevitabile di quei luoghi, ed insieme proveranno a trascorrere nella totale solitudine oltre un anno, tra difficoltà legate al clima, alla fame, alle malattie e pure alla mancanza di relazione con il resto affollato di quel mondo occidentale dal quale desideravano scappare.

Un ante-Isola dei Famosi di stampo cinematografico, che offre ad un attore istrionico ed opulento come Oliver Reed, piuttosto avvezzo a mostrarsi pure lui in scene di nudo anche in altre occasioni, di dare spazio a tutta la sua sin troppo straripante verve attoriale.

Roeg, nato come fotografo e tecnico della fotografia, è nel suo ambiente e ci sguazza fotografando nature e scorci incontaminati dalla rara bellezza, che tuttavia possono diventare un inferno per chi è costretto a considerarli come un proprio habitat e non come la scenografia di una breve ma intensa vacanza da sogno.

Un occhio al messaggio ecologico, uno a quello sociale, ma il film sembra più che altro una farsa, uno scherzo diretto alla frenesia del vivere quotidiano, che alla fine anche il portagonista, pur non ammettendolo, finisce per rimpiangere.

Film ormai un pò datato (viene da sorridere a vedere Reed che ritaglia un annuncio e lo spedisce leccando i lembi di una busta) e non certo tra i memorabili di Roeg, ebbe tuttavia di lanciare una bomba sexy come Amanda Donohoue, una Bo Derek europea che ebbe qualche momento di gloria, inutile dire grazie soprattutto alle sue doti-dotazioni fisiche.

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