Anita è una donna realizzata, serena e felice, che è appena diventata mamma. Alla figlia ha dato il nome di Gioia ma l'arrivo della piccola incrina inevitabilmente la sua esistenza. Considerandola una minaccia alla sua felicità, Anita vede la bambina come un piccolo mostro ingrato a cui sopravvivere, in un modo o nell'altro.
Per chi non avesse avuto l'occasione di leggere il best seller della sociologa israeliana Orna Donath, Pentirsi di essere madri (Bollati Boringhieri, 2016), il film di Dario Germani ed Enzo Russo, prodotto sotto l'egida di Tonino "egone" Abballe, avrebbe potuto costituire un buon viatico per affrontare il tema della negazione del senso di maternità senza tutte le incrostazioni tabuizzanti… leggi tutto
Per chi non avesse avuto l'occasione di leggere il best seller della sociologa israeliana Orna Donath, Pentirsi di essere madri (Bollati Boringhieri, 2016), il film di Dario Germani ed Enzo Russo, prodotto sotto l'egida di Tonino "egone" Abballe, avrebbe potuto costituire un buon viatico per affrontare il tema della negazione del senso di maternità senza tutte le incrostazioni tabuizzanti…
Ancora una manciata di film "gregari", molti dei quali dell'anno scorso o di due anni fa, caratterizza le uscite di questa settimana. Opere che non nuoceranno ai titoli in sala da una o più settimane e che…
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Commenti (1) vedi tutti
I problemi del post parto in un film anche pieno di difetti ma da incoraggiare ,almeno per il tema trattato.Per me due stelle e mezza.
commento di ezio