Regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson vedi scheda film
Una donna scopre che suo marito anni prima ha filmato un rapporto sessuale con una sua ex. Lo lascia in tronco, chiede il divorzio e gli toglie la loro bambina, mettendogli tutti contro. L'uomo, disperato, torna a casa dai genitori, per trovarsi in guai ancora più seri: suo padre e sua madre litigano infatti costantemente, e in maniera sempre più pesante, con una coppia di vicini per via di un albero troppo frondoso.
Da noi Under the tree è un dramma o fors'anche una tragedia, ma per gli islandesi e più in generale il popolo nordico questa è una commedia. Nera, indubbiamente, ma i toni sono riconoscibilmente lievi e una certa ironia aleggia lungo tutta la storia, senza minarne la portata morale o ridurne l'impatto emotivo. Il messaggio di fondo della sceneggiatura (autori: Huldar Breidfjord e Hafsteinn Gunnar Sigurdsson, quest'ultimo è anche il regista dell'opera) è, a sorpresa, quanto di più cristiano si possa immaginare: porgi l'altra guancia, ama il prossimo tuo come te stesso, come se l'intero film fosse una parabola sul concetto di perdono. E questa è la parte nobile del lavoro, da apprezzare ed elogiare; d'altro canto però gli elementi non del tutto funzionanti o proprio stonati non mancano, a partire da alcune soluzioni narrative poco chiare: la fine del cane, per es.: tutto regolare così da quelle parti? Tutto così semplice?; per tacere poi della scena conclusiva, sicuramente di impatto nella laconica messa in scena, ma a livello di logica ampiamente telefonata da circa metà della pellicola. Nel cast, interamente composto da interpreti locali: Steinbor Hroar Steinborsson, Sigurdur Sigurjonsson, Edda Bjorgvinsdottir, Selma Bjornsdottir e Lara Johanna Jonsdottir; nessuna performance eccellente, ma allo stesso tempo nessuna deludente. Undir trénu - titolo originale - è il terzo titolo della filmografia di Sigurdsson. 4,5/10.
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