Regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson vedi scheda film
C'è del marcio anche in Islanda, terra (molto) nordica e considerata un'isola felice, virtuosa. Sigurdsson ci racconta di un gruppo di famiglie, di una Reykjavik alto borghese, che si sgretolano inesorabilmente, minate da un lutto, da un tradimento e da un albero. L'albero del titolo diventa contesa fra due nuclei familiari vicini, diventa l'emblema della disgregazione sociale, degli egoismi e della cattiveria. Ammonimenti, piccole ripicche che diventano sempre più grandi fino alla tragedia che inevitabilmente si fa concreta. Attorno a questo perno si muove la crisi sentimentale del figlio della famiglia protagonista della pellicola e di tanti altri piccoli frammenti che raccontano, ripeto, di come anche in Islanda non sia certo tutto rose, fiori, ghiacci e vulcani. "Under The Tree" è anomalo nel panorama del Cinema dell'isola: è un dramma che si fa più cupo mano a mano che procede, (lentamente), che passa da un tono di commedia, a quello di commedia nera fino al dramma vero e proprio. Qualcosa che nell'asciuttezza tipica del Cinema di quelle lande è raro e poco rappresentato sugli schermi. Un film interessante, supportato da bravi attori, piccolo piccolo ma con delle belle vampate qui e là. Un ingranaggio in più per capire la settima arte del nord Europa.
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