Regia di Per Fly vedi scheda film
Thriller politico. S'ispira a fatti realmente accaduti,non del tutto convincente, ma comunque guardabile
Siamo a New York nel 2002, Il ventiquattrenne Michael Sullivan, nella realtà Soussan, è figlio di un diplomatico americano scomparso a seguito di un attentato terroristico nel 1983.Dopo un colloquio di lavoro apparentemente fallimentare, viene assunto a sorpresa all’ONU. Il suo primo incarico è di grande prestigio e responsabilità, gli viene assegnato il compito di supervisore a fianco di Pasha, sottosegretario generale dell'ONU, nel famoso programma “Oil For Food,”letteralmente “petrolio in cambio di cibo“concepito nel 1996 allo scopo di fornire aiuti umanitari alla popolazione dell’ Iraq, in un periodo in cui il regime di Saddam a causa dell'embargo, era allo stremo e ne faceva le spese la popolazione civile, a cavallo tra la prima e la seconda invasione dell'Alleanza Internazionale, che stava cercando le fantasmagoriche armi di distruzione di massa. In sostanza le vendite del petrolio dell'Irak, che si aggiravano su circa 10 miliardi di dollari all'anno, venivano gestite dall'ONU, che in cambio procurava prodotti di prima necessità, alimenti, medicinali, prodotti sanitari o finanziava interventi in strutture, come ospedali, acquedotti e altre infrastrutture. Michael, uomo di sani principi, idealista, crede fermamente nell’etica di questa operazione, inviato in Irak, dal suo luciferino mentore, anche per contrastare la delegata dell'ONU la diplomatica francese Duprè alias Jacqueline Bisset, contraria al programmo Oil for Food, Michael presto prende coscienza, che il programma "umanitario" in realtà copre un giro vorticoso di tangenti, che coinvolge politici, multinazionali e non solo. Il suo capo, Pasha, prima distrugge le pagine della relazione di Michael,che attestano le corruzioni e poi, prova a spingerlo,ad un complotto per far decadere Christina Dupre,che peraltro successivamente muore in circostanze misteriose.Durante la permanenza a Baghdad Michael conosce e s’innamora ricambiato di Nashim, interprete curda dell'Onu, ma anche come si scoprirà in seguito, spia dei Peshmerga, la quale gli confida le storture del programma Oil for Food, denunciate anche dalle autorità curde e gli racconta che il suo predecessore è stato ucciso per aver visto e capito. Lo sviluppo degli eventi sarà convulso e tragico Naschim morirà in un attentato e una pen-drive contenente nomi e soggetti coinvolti,sarà la chiave di volta, allorquando si riesce a decriptata,per ottenere la verità,anche Pascha è uno dei corrotti. Alla fine il protagonista si recherà presso la sede di un prestigioso quotidiano americano, per documentare e far emergere lo scandalo che nel 2003 provocherà la chiusura definitiva e formale del "programma". Il regista Per Fly conferisce al film un taglio semi-documentaristico,introducendo brevi filmati di repertorio, connotandolo come thriller politico, con un andamento da spy-story .Da un punto di vista meramente informativo, il film assolve pienamente al suo compito , denunciare e divulgare, l’enorme scandalo di corruzione e tangenti del programma “Old for Food” invece per quello narrativo, il film ha uno sviluppo prevedibile, non andando oltre il solco della trasposizione cinematografica del libro autobiografico di Michael Soussan. Il fulcro del film dovrebbe essere il rapporto tra Michael e Pasha, l’eroe positivo e all’opposto quello negativo, il rappresentante del bene e quello del male, ma praticamente, la sceneggiatura resta in superfice e non scava a fondo nella relazione tra i due protagonisti, i cui caratteri sono tagliati con l’accetta, Idealista puro e candido il primo, diabolico e ambiguo affarista il secondo. Interpretazioni scolastiche, decisamente sottotono.Nel complesso,comunque guardabile
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