Regia di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia vedi scheda film
sembra un racconto per spaventare gli amici intorno al fuoco, ma gli orchi sono uomini in carne ed ossa
un giro vorticoso di telecamera introduce e abbandona il film. all'interno di quello che sembra una ventre di roccia, da dove l'acqua sgorga e ritorna. una storia bellissima e semplicissima, due ragazzini si rincorrono fuori dalla confusione sociale, all'interno di un bosco, giocando e amoreggiando come due ragazzini sono capaci di fare, fino a quando sono sorpresi da un feroce cane nero.
è un amore contrastato quello tra luna e giuseppe, poichè giuseppe è figlio di un pentito, di un infame, e la madre di luna non vuole assolutamente che lei lo frequenti.
ma lei è testarda e non molla. tanto più quando giuseppe non si presenta l'indomani a scuola e non torna più.
luna si preoccupa e sembra proprio essere l'unica a farlo, e questo suo concentrarsi sulla sparizione di giuseppe la isola in un mondo che diventa solo suo, ricco di disperazione e paure che lei documenta sulle pareti della sua stanza.
i momenti fantastici diventano sempre più invasivi fino a prendere il sopravvento sulla vita reale in un'angosciosa ricerca di quel bambino che nessuno sembra voler cercare.
è una sicilia atavica quella ricercata da grassadonia e piazza. legata al suo passato, tra rovine della magna grecia e simbologie animalesche, in cui la bella favola di un amore fresco e giovane viene stroncato dalle forze del male rappresentate dalla manovalanza della malavita, sorta di omuncoli deformi e senza volto che obbedendo agli ordini di quelli che dovrebbero essere uomini d'onore, uccidono e sciolgono nell'acido un bambino di 13 anni.
l'orrore e il raccapriccio di ciò che rimane di un corpo sciolto nell'acido, si confonde rovesciato nelle acque di un laghetto e nel pantano sul fondo. lo sforzo dei due registi è quello di cercare di parlare di mafia in un modo diverso, e non per annacquarlo nella simbologia fiabesca, per renderlo mostruosamente lontano dalla realtà.
la realtà è perfettamente rappresentata dalla triste e disillusa consapevolezza degli adulti. la madre di luna pur di non vedersela strappare dalla mafia, la preferisce internata in un istituto; i suoi amici cercano di farle capire ciò che loro hanno già ben compreso, innocenti complici di un silenzio e di una paura che è simile alla paura di ciò che si nasconde nel buio o nell'armadio, quando da piccoli si ha terrore di ciò che si nasconde nel buio .
SICILIAN GHOST STORY è un racconto goticheggiante su una piaga che sembra corrodere l'isola sin da quando i monumenti antichi hanno cominciato a rappresentare vestigia di un passato mitico, dove la bellezza è perennemente minacciata da brutture strutturali nate abbandonate e storture sociali e mentali che ci fanno ben conoscere il male da temere con cui convivere perchè ormai inoperabile.
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