Regia di Carla Simón vedi scheda film
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Nell'estate del 1993 la piccola Frida lascia Barcellona e l'affetto dei nonni per andare a vivere in campagna con gli zii, che hanno deciso di adottarla a seguito della morte della madre per malattia.
Nella sua nuova casa, la piccola dovrà confrontarsi con una realtà per lei completamente nuova, fatta di un ambiente rustico che le ispira una cauta diffidenza, di animali che le incutono timore, di una cuginetta più piccola che ora si sta trasformando in sua sorella e alla quale Frida vuole impartire precise regole per una più consona coesistenza.
Dall'altro lato seguiamo la coppia di zii amorevoli trasformarsi poco per volta in genitori, trasformando la propria predisposizione verso un gesto nato come spontaneo e dettato da ragioni di cuore, in un comportamento concreto che sia in grado di affrontare anche i momenti più difficili e meno gradevoli che quella convivenza forzata può suggerire ad un minore sballottato, in preda ad ansie e gelosie che fanno parte di una normale e comprensibile reazione comportamentale manifestata dal minore come istintiva presa d'atto di quel particolare momento di confusione emozionale.
Carla Simon, al suo debutto in regia in un film piccolo, ma pregno di emozioni epidermiche e sincere che lo hanno fatto emergere come titolo in lizza per rappresentare la Spagna all'assegnazione degli Oscar al miglior film straniero del 2018, parla di cose che ben conosce, essendo questa vicenda una storia altamente autobiografica.
Il realismo che si snoda già dai piccoli, apparentemente insignificanti gesti e la capacità della regista di far emergere da attori così giovani ed inesperti, la forza dei sentimenti che va spesso e per fortuna oltre i gesti istintivi che animano i protagonisti della vicenda, costituisce la vera forza di un film che riesce a sfoderare, seppur sottotono e poco per volta, tutta la sua potenza e la sua incisività nel scandire la nascita di una intesa di vita necessaria a creare i presupposti per una ricostituita, nuova ed armonica famiglia, di fatto come nei sentimenti.
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