Trama
Catalogna, estate 1993. Per Frida, una bambina di sei anni, la morte della madre segna l'inizio di una nuova vita. Affidata alle cure amorevoli di uno zio e della sua famiglia, Frida lascia la sua casa di Barcellona. Abituarsi alla quotidianità della campagna e a un mondo per lei del tutto sconosciuto non sarà semplice.
Approfondimento
ESTATE 1993: UNA RIFLESSIONE SULLA FAMIGLIA
Diretto e sceneggiato da Carla Simón, Estate 1993 è ambientato in Spagna nel 1993 quando, dopo la morte dei genitori, Frida - una bambina di sei anni - passa la sua prima estate con la nuova famiglia adottiva nella provincia Catalana. In campagna tutto è una sfida: il tempo scorre diversamente nella nuova casa e la natura che la circonda è misteriosa. Ora Frida ha anche una sorella di cui prendersi cura e deve fare i conti con sentimenti come la gelosia. A volte, è convinta che fuggire sia la soluzione migliore ai suoi problemi. Lo zio e la zia, i suoi affidatari, fanno ciò che possono per raggiungere un nuovo, seppur fragile, equilibrio e portare la normalità nella vita quotidiana. Prima della fine dell'estate la piccola dovrà fare i conti con le proprie emozioni e i suoi nuovi genitori imparare ad amarla come una figlia.
Con la direzione della fotografia di Santiago Racaj, le scenografie di Mónica Bernuy, i costumi di Anna Aguilà e le musiche di Pau Boïgues ed Ernest Pipó, Estate 1993 viene così raccontato dalla regista: "Estate 1993 è ispirato alla mia esperienza personale. Ho raccontato la mia storia così tante volte che è diventata come una leggenda, qualcosa che è successo ma allo stesso tempo sembra una favola. Ricordi, storie di famiglia, immaginazione, tutto si è confuso nella mia mente quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura. È stato abbastanza facile mettere insieme una prima bozza, perché ho trascritto immagini che avevo dentro. È stato però più difficile dare una sorta di struttura a tutte queste immagini. Ecco perché ho deciso di preservare questa sensazione di "piccoli momenti", uno dopo l'altro disegnano qualcosa simile a quello che è stata la prima estate con la mia nuova famiglia. A volte mi sono chiesta perché raccontare qualcosa di tanto personale, ma non appena ho finito la sceneggiatura ho capito quanto questo mi abbia aiutato a conoscere la mia famiglia, perché il processo di scrittura mi ha fatto guardare la storia dal punto di vista di ogni personaggio. Stavo dirigendo il film quando ho però sentito la necessità di prendere una certa distanza dalla mia esperienza. Se volevo delle performance realistiche non potevo ricreare esattamente il miei ricordi.
Per me è stato molto importante girare nei luoghi in cui mi sono trasferita quando avevo sei anni. È come se questa storia non potesse essere girata in nessun altro posto. È stato bello filmare in luoghi che conosco molto bene: da bambina giocavo nel casa in cui abbiamo girato il film, da adolescente ho passato lunghe ore con i miei amici nelle piazze del villaggio e i miei nuovi genitori hanno lavorato nella piscina che abbiamo usato come location. Inoltre, i personaggi del film sono ispirati alla mia famiglia che è nata e cresciuta in Catalogna. Gli anni '90 poi è il periodo in cui ho vissuto la mia infanzia e recuperare i giochi e i vestiti dell’epoca ha risvegliato molti ricordi in me e nella maggior parte dei membri della troupe.
Estate 1993 fa riflettere sulle relazioni familiari. La famiglia è la famiglia e difficilmente ci interroghiamo sulle radici di queste relazioni, loro fondamentalmente sono così. Tuttavia, per Frida e la sua nuova famiglia non è così ovvio. Estate 1993 è una riflessione sulle relazioni familiari attraverso l'osservazione di come una famiglia deve essere ricostruita. Ad un tratto, uno zio, una zia e una cugina devono trasformarsi in un padre, una madre e una sorella. Diventano una famiglia all'improvviso e devono creare, o meglio, trasformare un rapporto già esistente. Frida deve trovare il proprio posto in famiglia, mentre gli zii devono imparare ad amarla come una figlia".
Il cast
A dirigere Estate 1993 è Carla Simón, regista e sceneggiatrice spagnola. Classe 1986, si è diplomata presso il dipartimento di Comunicazione Audiovisiva dell'Università Autonoma di Barcellona dopo aver studiato per un anno all'Università della California. Trasferitasi poi nel Regno Unito ha frequentato la London… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
non appena ci si riesce a sincronizzare con il ritmo del film, si può apprezzare l'intensità delicata con cui è costruito. grazie soprattutto a una notevole direzione dei bambini da parte della Simón e la bravura oggettiva della interprete protagonista, Laia Artigas (classe 2008).
commento di giovenostaUna bambina si reinventa la vita. Una vita che è solo sua.
leggi la recensione completa di OGM