Regia di Milan Cieslar vedi scheda film
Film sulla vita di Colette. Regia piatta e prova attoriale, piuttosto incolore
Biopic sulla famosissima Colette. Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Gabrielle Sidonie, futura Colette, ha appena vent'anni quando sposa l‘aristocratico Henry Gauthier-Villars, chiamato dagli intimi Willy, scrittore e impresario letterario, di larga fama. Willy la introduce nei salotti letterari e artistici. Gabrielle è una ragazza vivace e simpatica e subito si integra nell’ambiente. Scavando nei suoi ricordi d’infanzia, sollecitata da Willy, scrive il suo primo romanzo "Claudine a scuola", che firmato dal suo pigmalione, conosce immediatamente un grande successo commerciale. Poi prosegue in questa fortunata serie di racconti autobiografici, di cui Willy nel primo periodo, se ne attribuisce indebitamente paternità e merito, ma presto Gabriele, soprattutto dopo l'incontro con Missy, un'aristocratica francese, prende coscienza dei suoi mezzi e del suo talento, si affranca finalmente dall'incombente ombra del marito e intraprende il suo percorso individuale d'emancipazione, i suoi romanzi diventano un incredibile fenomeno letterario e la loro protagonista , Claudine un'icona della cultura parigina e Colette una vera femminista ante-litteram. Dunque decide di scrivere la parola fine al suo fallimentare matrimonio, con il fedifrago seriale Willy, che peraltro sta dilapidando il patrimonio, realizzato in virtù dei proventi dei suoi libri e avvia una battaglia legale per il riconoscimento e la titolarità delle sue opere
"Colette" è la storia di una bella evoluzione umana e artistica, Gabriele da giovane provinciale coniugata ad un maturo e megalomane seduttore, del quale ha soggezione ed è subordinata, a donna finalmente libera , autonoma e indipendente, sia sul piano intellettuale che su quello sociale, per approdare a divenire una delle figure preminenti del XX secolo, protagonista della Belle Époque parigina, autrice innovativa, spregiudicata, ma anche attrice, giornalista, critica cinematografica, estetista, perfino commerciante di cosmetici, personaggio controverso e controcorrente. Il film procede senza sbalzi, ma anche senza guizzi e non rende giustizia ad un personaggio cosi eclettico. Presenta in maniera patinata e ingessata, la figura di Colette, interpretata da Keira Knightley, che offre una prova attoriale diligente, ma sostanzialmente scolastica, assolutamente in linea con i propositi di perfezionismo formale e di linearità, imposti dal regista Wash Westmoreland,con una sceneggiatura poco brillante e deficitaria sul piano del ritmo.Il film in buona sostanza risulta lento,piatto e monotono e incapace di restituire a livello di scrittura, di messa in scena e di emozioni, la vivacità e la peculiarità di una delle figure più carismatiche e anticonformiste, della cultura del Novecento europeo, che rivoluzionò la moda della capitale francese e permise addirittura la creazione di uno dei primi “merchandising” da opere letterarie.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta